360
Buongiorno a tutti,
premetto che essendo nata nel 1971 ho avuto il mio primo cellulare a 25 anni. Uno di quei cellulari – citofoni, enormi, che quando ce l’avevi dentro la borsa pesava come un mattone ma che aveva il vantaggio di non andare perso (e soprattutto non dovevo rovistare in tutta la borsa per trovarlo), la scheda sim era grande praticamente come un bancomat. Le uniche cose che potevi fare era inviare e ricevere chiamate e inviare e ricevere sms… tutto qui! Non c’erano app, videochiamate, giochi e quant’altro.
Ora il cellulare ha praticamente tutto, dai giochi alla possibilità di accedere alla tua banca.
Così visto che la tecnologia è andata avanti e un cellulare decente, con la possibilità di accedere al Google Play o Play Store che dir si voglia, costa minimo 100 euro in era di crisi economica ce lo teniamo ben stretto e cerchiamo, nel limite del possibile, di tenercelo funzionante il più a lungo possibile ma… ecco che arriva il ma!
Nostro figlio, a 2 anni, alto nemmeno un metro, nato praticamente ieri vede genitori, parenti, amici e conoscenti parlare al cellulare e mentre noi giocavamo con i telefoni di plastica, con la classica cornetta loro vogliono il cellulare.
Perciò noi cerchiamo tra le cose che non usiamo più ed ecco che appare magicamente un cellulare vecchio, che non va, che non fanno nemmeno più e lo diamo al nostro piccolo angelo. Il bambino per un po’ si accontenta, finge di parlare al mondo, con il suo cellulare, non esce mai di casa senza questo fantastico aggeggio ed è tutto bello contento, come fosse un piccolo adulto (cos’ ama definirsi mio figlio).
Poi cresce e vede, magari dai/dalle fratelli/sorelle maggiori che oltre a parlarci dentro, ci sono dei videogiochi ed ecco che li arriva la nostra rovina. Ora il cellulare lo vuole funzionante. Che se ne fa di un cellulare che non si accende e con cui non può giocare?
Perciò noi cerchiamo tra le cose che non usiamo più ed ecco che appare magicamente un cellulare vecchio, che non va, che non fanno nemmeno più e lo diamo al nostro piccolo angelo. Il bambino per un po’ si accontenta, finge di parlare al mondo, con il suo cellulare, non esce mai di casa senza questo fantastico aggeggio ed è tutto bello contento, come fosse un piccolo adulto (cos’ ama definirsi mio figlio).
Poi cresce e vede, magari dai/dalle fratelli/sorelle maggiori che oltre a parlarci dentro, ci sono dei videogiochi ed ecco che li arriva la nostra rovina. Ora il cellulare lo vuole funzionante. Che se ne fa di un cellulare che non si accende e con cui non può giocare?
Allora dopo aver cercato un po’ su Google Play e aver provato un po’ di applicazioni ecco che trovo l’applicazione perfetta: Modalità Bambino della Zoodles.
Modalità Bambino non gli permette di fare danni, di telefonare a mezzo mondo, di cancellarvi qualcosa dal cellulare. Praticamente il bambino può accedere solo a contenuti creati apposta per loro, ci sono già inclusi alcuni giochi che potete incrementare con altri scaricati da Google play e che potete aggiungere dalla Dashboard genitori, può disegnare e colorare, può ascoltare dei libri di fiabe, può inviare delle video mail, e può accedere a dei filmati Youtube già selezionati da Zoodles.
Praticamente è completo di tutto e noi abbiamo il cellulare salvo.
Altra cosa carina di questa applicazione è che, oltre che sul cellulare, si può installare sia su Tablet che su PC e perciò potete inviare al vostro bambino anche dei simpatici video messaggi.
Qui trovate il sito con tutto quello che c’è da sapere.