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Buon inizio settimana a tutti, eh
sì proprio per iniziare la settimana inizierò con un post sull’educazione, perché
leggendo qua e là sul web sembra che noi genitori d’oggi non sappiamo più
educare i nostri bambini.
sì proprio per iniziare la settimana inizierò con un post sull’educazione, perché
leggendo qua e là sul web sembra che noi genitori d’oggi non sappiamo più
educare i nostri bambini.
La critica che ci viene fatta più
spesso è che non abbiamo polso perché “corrompiamo” i nostri figli,
elemosiniamo il loro consenso, non
sappiamo da che parte iniziare e alla fine cresciamo dei figli viziati, presuntuosi, maleducati e chi
più ne ha più ne metta.
spesso è che non abbiamo polso perché “corrompiamo” i nostri figli,
elemosiniamo il loro consenso, non
sappiamo da che parte iniziare e alla fine cresciamo dei figli viziati, presuntuosi, maleducati e chi
più ne ha più ne metta.
Premetto che invece conosco un
sacco di mamme, ma davvero un sacco, che con i loro figli ci fanno i conti
tutti i giorni, che li educano, li sgridano e li puniscono con decisione perché
credono nell’educazione e hanno dei principi e delle idee che vogliono
trasmettere ai loro figli.
E’ pur vero però che al giorno d’oggi c’è un buon
numero di mamme che non sa nemmeno come educare i propri figli, sembrano in
balia degli eventi e ancor più della televisione. Iniziano ad educare i figli
con l’entrata nella scuola dell’obbligo e 99 su 100 hanno il pallino dell’”educativo”.
sacco di mamme, ma davvero un sacco, che con i loro figli ci fanno i conti
tutti i giorni, che li educano, li sgridano e li puniscono con decisione perché
credono nell’educazione e hanno dei principi e delle idee che vogliono
trasmettere ai loro figli.
E’ pur vero però che al giorno d’oggi c’è un buon
numero di mamme che non sa nemmeno come educare i propri figli, sembrano in
balia degli eventi e ancor più della televisione. Iniziano ad educare i figli
con l’entrata nella scuola dell’obbligo e 99 su 100 hanno il pallino dell’”educativo”.
A volte si è davvero così fissati con “l’educativo”
tanto che pochi giorni fa mi sono soffermata su un post che girava su Facebook dove
una mamma chiedeva se Peppa Pig era educativo: scusatemi ma sono inorridita!
Non
tanto per la domanda in sé quanto perchè mi è venuto da pensare: ma che Peppa Pig sia
educativo o meno che ce ne importa? Dov’e’ andato a finire il sano
divertimento, quello vero per i nostri figli? Possibile che ogni volta che
debbano fare qualcosa debba per forza essere educativo? Se anche non lo fosse
che problema c’è? Gli piace, si diverte punto e stop.
Esiste ancora il puro e sano
divertimento, fine a se stesso, senza che per forza bisogna imparare qualcosa.
Io nella mia vita mi sono divertita un sacco, non ho solo lavorato e imparato.
Certo non avevamo magari canali dedicati ai bambini come adesso ma a chi importava se
Candy Candy, Goldrake, Anna dai capelli rossi etc erano educativi?
Ci piacevano
e li guardavamo e io sono di una generazione dove il rispetto era la prima cosa
che ti insegnavano. Anch’io leggo libri educativi a mio figlio ma poi ci
leggiamo anche i nostri fantastici Gormiti che di educativo non hanno proprio
nulla ma lui ne è innamorato e va bene così. Perciò ora ci perdiamo su
queste cose per poi scoprire figli
maleducati? Eh sì proprio così perchè c’è una bella differenza tra educare il
proprio figlio e scegliere cos’è più educativo per lui.
tanto che pochi giorni fa mi sono soffermata su un post che girava su Facebook dove
una mamma chiedeva se Peppa Pig era educativo: scusatemi ma sono inorridita!
Non
tanto per la domanda in sé quanto perchè mi è venuto da pensare: ma che Peppa Pig sia
educativo o meno che ce ne importa? Dov’e’ andato a finire il sano
divertimento, quello vero per i nostri figli? Possibile che ogni volta che
debbano fare qualcosa debba per forza essere educativo? Se anche non lo fosse
che problema c’è? Gli piace, si diverte punto e stop.
Esiste ancora il puro e sano
divertimento, fine a se stesso, senza che per forza bisogna imparare qualcosa.
Io nella mia vita mi sono divertita un sacco, non ho solo lavorato e imparato.
Certo non avevamo magari canali dedicati ai bambini come adesso ma a chi importava se
Candy Candy, Goldrake, Anna dai capelli rossi etc erano educativi?
Ci piacevano
e li guardavamo e io sono di una generazione dove il rispetto era la prima cosa
che ti insegnavano. Anch’io leggo libri educativi a mio figlio ma poi ci
leggiamo anche i nostri fantastici Gormiti che di educativo non hanno proprio
nulla ma lui ne è innamorato e va bene così. Perciò ora ci perdiamo su
queste cose per poi scoprire figli
maleducati? Eh sì proprio così perchè c’è una bella differenza tra educare il
proprio figlio e scegliere cos’è più educativo per lui.
Possiamo scegliere un libro che è
più educativo di un altro, un gioco, ma vada anche per i cartoni animati ma
quando anche i nostri figli hanno letto il libro educativo, giocato con il
giocattolo educativo e visto in televisione il cartone animato educativo non
abbiamo creato dei figli educati…. a quello ci dobbiamo pensare noi genitori
con gli esempi di tutti i giorni, parlandoci (anche quando sono piccoli),
confrontandoci con loro, dando poche regole ma ben precise in base all’età.
più educativo di un altro, un gioco, ma vada anche per i cartoni animati ma
quando anche i nostri figli hanno letto il libro educativo, giocato con il
giocattolo educativo e visto in televisione il cartone animato educativo non
abbiamo creato dei figli educati…. a quello ci dobbiamo pensare noi genitori
con gli esempi di tutti i giorni, parlandoci (anche quando sono piccoli),
confrontandoci con loro, dando poche regole ma ben precise in base all’età.
Chi lo ha mai detto a queste
mamme che i figli si educano dai 6 anni in su? Io il puffo l’ho educato
praticamente da quando l’ho partorito, giorno dopo giorno, un passo per volta e
ogni giorno, a volte con fatica. Non importa se lavoriamo o no, non importa quanto tempo ci
passiamo è la qualità del tempo che passiamo con lui che conta. Meglio un’ora
di qualità dopo il lavoro, che sei ore di niente dove alla fine lui gioca da solo
e noi ci facciamo i fatti nostri. Logico, è pesante, stressante, a volte
abbiamo altre preoccupazioni, altre non abbiamo semplicemente voglia ma lo
abbiamo scelto di avere figli e perciò tutte queste cose non possono essere una
giustificazione sette giorni su sette.
mamme che i figli si educano dai 6 anni in su? Io il puffo l’ho educato
praticamente da quando l’ho partorito, giorno dopo giorno, un passo per volta e
ogni giorno, a volte con fatica. Non importa se lavoriamo o no, non importa quanto tempo ci
passiamo è la qualità del tempo che passiamo con lui che conta. Meglio un’ora
di qualità dopo il lavoro, che sei ore di niente dove alla fine lui gioca da solo
e noi ci facciamo i fatti nostri. Logico, è pesante, stressante, a volte
abbiamo altre preoccupazioni, altre non abbiamo semplicemente voglia ma lo
abbiamo scelto di avere figli e perciò tutte queste cose non possono essere una
giustificazione sette giorni su sette.
Al giorno d’oggi tutti a guardare
S.O.S. Tata come se fosse la Bibbia dell’educazione e chi lo ha detto? Al di
là che anche in quel programma ci sono cose che condivido e altre che con mio
figlio non farei mai (ad esempio farlo piangere disperato perché lo lascio da
solo in una stanza ad un’età dove un bambino non sa gestire le frustrazioni e
non ha nemmeno gli strumenti per farlo) ma in ogni caso… i bambini sono tutti
diversi, le famiglie sono tutte diverse, come si può impostare un metodo
educativo standard quando nessuno di noi è uguale ad un altro?
S.O.S. Tata come se fosse la Bibbia dell’educazione e chi lo ha detto? Al di
là che anche in quel programma ci sono cose che condivido e altre che con mio
figlio non farei mai (ad esempio farlo piangere disperato perché lo lascio da
solo in una stanza ad un’età dove un bambino non sa gestire le frustrazioni e
non ha nemmeno gli strumenti per farlo) ma in ogni caso… i bambini sono tutti
diversi, le famiglie sono tutte diverse, come si può impostare un metodo
educativo standard quando nessuno di noi è uguale ad un altro?
Eppure tante mamme a guardare
programmi televisivi, leggere libri sull’educazione e a copiare tutto passo
passo… come se non sapessero proprio cosa insegnare al proprio figlio. Io sono
una mamma terribilmente imperfetta ma ho le idee molto chiare su cosa vorrei
insegnare e trasmettere a mio figlio, anzi forse in questo senso sono anche fin
troppo talebana, sono le cose in cui credo,
quelle che reputo giuste e spesso gliele insegno andando in giro con lui o
giocandoci insieme.
programmi televisivi, leggere libri sull’educazione e a copiare tutto passo
passo… come se non sapessero proprio cosa insegnare al proprio figlio. Io sono
una mamma terribilmente imperfetta ma ho le idee molto chiare su cosa vorrei
insegnare e trasmettere a mio figlio, anzi forse in questo senso sono anche fin
troppo talebana, sono le cose in cui credo,
quelle che reputo giuste e spesso gliele insegno andando in giro con lui o
giocandoci insieme.
Vi faccio degli esempi molto
stupidi e banali: l’altro giorno stavo cercando parcheggio per portarlo all’asilo
e continuavamo a girare intorno alla scuola materna in attesa di un miracolo ad
un certo punto il puffo mi dice “mamma ma guarda che lì c’è un posto”, guardo e
vedo il parcheggio giallo per i disabili “eh no amore mi dispiace ma qui non si
può, qui possono parcheggiare solo le persone che non stanno bene, che sono in
carrozzina o che hanno dei problemi gravi di salute. Lì può parcheggiare solo chi ha un
tagliandino con lo stesso disegno che vedi lì per terra.” Da questa
conversazione il puffo, come ogni bambino, nei giorni seguenti ha cercato di
capire ed approfondire e gli ho dato tutte le spiegazioni che cercava fin
quando venerdì mi ha detto “mamma guarda quello, ha parcheggiato lì ma non si
può” e aveva perfettamente ragione: quella macchina non doveva stare lì, non
era il suo posto! Questo è un esempio banale, l’ultimo che mi è successo col
puffo ma è abbastanza logico che se
invece un genitore, per primo, perché non trova parcheggio parcheggia dove non
deve, fregandosene di ogni regola e civile educazione non solo non insegnerà
nulla a suo figlio ma poi non si deve lamentare se avrà un figlio maleducato.
stupidi e banali: l’altro giorno stavo cercando parcheggio per portarlo all’asilo
e continuavamo a girare intorno alla scuola materna in attesa di un miracolo ad
un certo punto il puffo mi dice “mamma ma guarda che lì c’è un posto”, guardo e
vedo il parcheggio giallo per i disabili “eh no amore mi dispiace ma qui non si
può, qui possono parcheggiare solo le persone che non stanno bene, che sono in
carrozzina o che hanno dei problemi gravi di salute. Lì può parcheggiare solo chi ha un
tagliandino con lo stesso disegno che vedi lì per terra.” Da questa
conversazione il puffo, come ogni bambino, nei giorni seguenti ha cercato di
capire ed approfondire e gli ho dato tutte le spiegazioni che cercava fin
quando venerdì mi ha detto “mamma guarda quello, ha parcheggiato lì ma non si
può” e aveva perfettamente ragione: quella macchina non doveva stare lì, non
era il suo posto! Questo è un esempio banale, l’ultimo che mi è successo col
puffo ma è abbastanza logico che se
invece un genitore, per primo, perché non trova parcheggio parcheggia dove non
deve, fregandosene di ogni regola e civile educazione non solo non insegnerà
nulla a suo figlio ma poi non si deve lamentare se avrà un figlio maleducato.
Altro esempio stupido e banale: a
casa mia sia la grande che il puffo chiedono se si possono alzare da tavola
quando hanno finito e sono molto intransigente su questo. Perché stare a tavola
è un momento di condivisione, dove si mangia insieme, dove si chiacchiera e
anche se c’è la TV accesa non è ne sui cartoni animati ne sul telegiornale di
modo che nessuno di noi abbia qualcosa di interessante da vedere, perciò si
parla. Se hanno finito e non chiedono il permesso, non faccio altro che farli
sedere nuovamente e aspettano non solo che tutti abbiano finito ma anche un po’
di più, fin quando non sparecchio perché la prossima volta chiederanno il
permesso. Infatti hanno imparato entrambi molto velocemente, perché nessuno di
loro aveva voglia di stare seduto mezz’ora solo perché non avevano chiesto
prima. Educazione rigida? No, vorrei vedere se tra adulti uno va a cena con gli
amici e appena finito di mangiare si alza e se ne va… quante volte verrà ancora
invitato fuori ad una cena o una pizzata tra amici?
casa mia sia la grande che il puffo chiedono se si possono alzare da tavola
quando hanno finito e sono molto intransigente su questo. Perché stare a tavola
è un momento di condivisione, dove si mangia insieme, dove si chiacchiera e
anche se c’è la TV accesa non è ne sui cartoni animati ne sul telegiornale di
modo che nessuno di noi abbia qualcosa di interessante da vedere, perciò si
parla. Se hanno finito e non chiedono il permesso, non faccio altro che farli
sedere nuovamente e aspettano non solo che tutti abbiano finito ma anche un po’
di più, fin quando non sparecchio perché la prossima volta chiederanno il
permesso. Infatti hanno imparato entrambi molto velocemente, perché nessuno di
loro aveva voglia di stare seduto mezz’ora solo perché non avevano chiesto
prima. Educazione rigida? No, vorrei vedere se tra adulti uno va a cena con gli
amici e appena finito di mangiare si alza e se ne va… quante volte verrà ancora
invitato fuori ad una cena o una pizzata tra amici?
Anche quando giochiamo con loro
possiamo educarli, i maschietti ad esempio sono molto più fisici e “materiali”
delle femmine nei loro giochi, anche se stanno giocando come nel nostro caso
con i Gormiti, c’è sempre la battaglia, la lotta etc etc. In quel contesto
possiamo sempre spiegare ai nostri bambini che le femmine sono più delicate dei
maschietti e che perciò con le femmine bisogna fare piano non essere irruenti, perché
hanno una forza diversa. Perciò la lotta maschio e femmina si trasformerà nella
lotta tra due Gormiti maschi che salvano la femmina. Un domani nostro figlio,
mi rivolgo alle mamme dei maschietti in questo caso, diventerà un adolescente e
un uomo e siamo noi mamme che dobbiamo insegnarli che le donne vanno rispettate
e si incomincia anche da queste piccole cose. La dimostrazione è che il puffo
difende sempre le femmine dai maschi e spero che continui così anche da grande.
possiamo educarli, i maschietti ad esempio sono molto più fisici e “materiali”
delle femmine nei loro giochi, anche se stanno giocando come nel nostro caso
con i Gormiti, c’è sempre la battaglia, la lotta etc etc. In quel contesto
possiamo sempre spiegare ai nostri bambini che le femmine sono più delicate dei
maschietti e che perciò con le femmine bisogna fare piano non essere irruenti, perché
hanno una forza diversa. Perciò la lotta maschio e femmina si trasformerà nella
lotta tra due Gormiti maschi che salvano la femmina. Un domani nostro figlio,
mi rivolgo alle mamme dei maschietti in questo caso, diventerà un adolescente e
un uomo e siamo noi mamme che dobbiamo insegnarli che le donne vanno rispettate
e si incomincia anche da queste piccole cose. La dimostrazione è che il puffo
difende sempre le femmine dai maschi e spero che continui così anche da grande.
Insomma l’educazione si insegna
giorno per giorno sin da piccoli e per fortuna ci sono tante, tantissime mamme
che la pensano come me e che l’educazione la insegnano ai loro figli, anche con
piccole battaglie quotidiane, con fatica ma che rimangono salde ai loro ideali e
per quelle mamme che invece non sanno da dove iniziare mi auguro che stasera
tornino a casa, guardino in faccia i loro figli e dicano “ok ricominciamo da
mamma… perché da oggi ti educo io” e vi assicuro che i vostri figli ne
saranno solo felici.
giorno per giorno sin da piccoli e per fortuna ci sono tante, tantissime mamme
che la pensano come me e che l’educazione la insegnano ai loro figli, anche con
piccole battaglie quotidiane, con fatica ma che rimangono salde ai loro ideali e
per quelle mamme che invece non sanno da dove iniziare mi auguro che stasera
tornino a casa, guardino in faccia i loro figli e dicano “ok ricominciamo da
mamma… perché da oggi ti educo io” e vi assicuro che i vostri figli ne
saranno solo felici.
3 commenti
Ciao, questa mi è piaciuta. Cioè "OK RICOMINCIAMO DA MAMMA…DA OGGI TI EDUCO IO".
Perchè se una mamma o i genitori in generale sono già educati e civili non devono imparare nulla dagli altri, dalla televisione o dai programmi educativi. Se una persona è educata le viene da dentro cosa insegnare ai propri figli. E' questo il problema che molti non sono educati e forse non sanno nemmeno cosa vuoldire educazione. Mi ritrovo in tutto quello che tu hai scritto e magari a te sembra una stupidaggine quella del parcheggio proprio perchè per le persone civili cose normali e ti viene automatico non parcheggiare dove non è permesso. Ma se poi invece ci pensi dopo capisci che in quel momento facendo un azione che avresti fatto comunque anche se non c'era il tuo bambino, hai insegnato a tuo figlio a rispettare non solo quella regola del parcheggio ma anche a rispettare e dare la precedenza alle persone in difficoltà. Ti dò ragione anche sul fatto del divertimento. Mia figlia c'era un periodo che le piacevano i mostri, invece di spaventarsi rideva quando li vedeva in tv, conosco persone che "Oddio, le fai vedere i mostri? Ma sei pazza?" No mia figlia a 4 anni (anzi anche prima) sa che esistono persone buone e persone cattive, sa che quando ti tagli ti esce il sangue (e non il pomodoro). Le insegno a riconoscere il bene ed il male. Perchè non esistono solo persone come dici tu con figli arroganti e maleducati, ma anche persone con figli che non sanno neanche dove sono messi e cadono dalle nuvole, che per un taglietto sviene tutta la famiglia. Ciao Rosy di http://mamma-rosy.blogspot.it/
Ciao Rosy, concordo con te! Anche sul fatto della TV… anch'io mi comporto così con il puffo e conosco genitori che selezionano ancora i programmi ai figli di 17 anni, che vivono in "Alice e il paese delle meraviglie" poi un giorno si svegliano e devono avere a che fare con un mondo ben diverso! Alla fine se uno pensa che nel mondo c'è sempre il bene,,, e il male mai, poi di cosa ci si lamenta? La penso esattamente come te! Ahahahah bella questa "per un taglietto sviene tutta la famiglia" ma è la sacrosanta verità ahahahah!
Buonasera Giorgia.BB(Bel blog) il tuo.Daccordo su tutto,tranne che su una cosa: perchè chiamare "puffo" tuo figlio?Capisco che sia un nomignolo affettuoso. Ma sono stanco di sentire parlare genitori dei loro figli chiamandoli,in pubblico,"Il mio cucciolo",la "mia principessa", "La belvetta","Quella che comanda in casa".
Andiamo male anche con le abbreviazioni all'inglese,Patty,Giorgy,Cristy,Tony,Pam…
Velo pietoso poi su nomi e nomignoli mutuati dal calcio o dallo spettacolo.
Se potessi suggerire alle giovani mamme in attesa qualche idea a proposito di nomi e nomignoli,direi:no a nomi stranieri di cantanti,calciatori,attori.Si a nomi della stupenda tradizione Italiana.No a nomignoli riferiti a personaggi dei cartoni animati o del mondo animale(!).No e poi no a nomignoli riferiti alle proprie incapacità educative di genitore(Il principino,il tipetto alfa,quello che comanda,quella che vuole tutto..).Amiamo i nostri figli e insegniamo loro,fra l'altro,a uscire dal gregge dotandoli di nomi e nomignoli un tantino "classici" ed eleganti.
Non è necessario conformarsi al peggio per essere cittadini del nostro tempo e del mondo.
Perdona la franchezza con la quale espongo un mio punto di vista.
Con simpatia.
Antonino