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Da ormai un mese i nostri bambini hanno iniziato di nuovo la scuola: che sia scuola materna, elementari, medie o superiori. E’ di solito nella scuola materna e nella scuola elementare che si hanno maggiori problemi.
Alcuni di loro sono al primo anno con tutti i problemi connessi all’inserimento, ai nuovi compagni da conoscere, le nuove maestre a cui abituarsi e poi sicuramente il salto dalla scuola materna alla scuola elementare viene sentito indubbiamente di più. Altri sono al secondo anno ma spesso, dopo le vacanze estive, è come se rifacessero un nuovo inserimento.
Ci sono bambini che dopo un primo approccio iniziale, anche se di controvoglia, proseguono bene per tutto l’anno senza problemi, si abituano bene alla classe, alle nuovi abitudini così come nel caso non fossero al primo anno sono ben felici di rivedere maestre e compagni…per altri invece è un vero problema che può proseguire per mesi e in questi casi ci possono venire in aiuto due libri differenti. Uno per la scuola materna che si intitola “Topo Tip non vuole andare all’asilo” edito da Dami Editore ed uno per la scuola elementare che si intitola proprio “Maldiscuola” ed è edito da San Paolo Edizioni.
In “Topo Tip non vuole andare all’asilo” si racconta la storia del topolino Topo Tip, molto amato dai bambini, in cui Topo Tip preferisce stare a casa con la mamma piuttosto che andare all’asilo a giocare con gli amici.
Dopo una giornata trascorsa annoiandosi tutto il tempo, perché la mamma è troppo presa dalle faccende domestiche, la spesa ed altri impegni per giocare con lui, Topo Tip passando dall’asilo vede i suoi amici dalla finestra della scuola materna che si stanno divertendo tantissimo.
Il giorno dopo perciò decide di provare ad andare all’asilo e scopre che ci si diverte un mondo tanto da non accorgersi che è finita la giornata e che la mamma e il papà sono andati a prenderlo.
Pieno di gioia per la bella giornata trascorsa all’asilo Topo Tip informa i genitori che ci andrà anche il giorno successivo.
Dopo una giornata trascorsa annoiandosi tutto il tempo, perché la mamma è troppo presa dalle faccende domestiche, la spesa ed altri impegni per giocare con lui, Topo Tip passando dall’asilo vede i suoi amici dalla finestra della scuola materna che si stanno divertendo tantissimo.
Il giorno dopo perciò decide di provare ad andare all’asilo e scopre che ci si diverte un mondo tanto da non accorgersi che è finita la giornata e che la mamma e il papà sono andati a prenderlo.
Pieno di gioia per la bella giornata trascorsa all’asilo Topo Tip informa i genitori che ci andrà anche il giorno successivo.
E’ un buonissimo approccio per far capire ai nostri bambini che andare all’asilo è una cosa bella, dove ci si diverte e si impara e che alla fine della giornata i genitori tornano sempre a prenderli.
E’ inutile anche spiegargli che i genitori lavorano che non possono stare a casa con lui etc., personalmente quando il mio puffo l’anno scorso ha iniziato la scuola materna ho preferito farlo annoiare tantissimo la domenica di modo che il lunedì fosse ben carico e felice di andare all’asilo a fare qualcosa e devo dire che questo metodo ha funzionato benissimo.
E’ inutile anche spiegargli che i genitori lavorano che non possono stare a casa con lui etc., personalmente quando il mio puffo l’anno scorso ha iniziato la scuola materna ho preferito farlo annoiare tantissimo la domenica di modo che il lunedì fosse ben carico e felice di andare all’asilo a fare qualcosa e devo dire che questo metodo ha funzionato benissimo.
Per chi fosse interessato può acquistarlo online cliccando su questo link
Topo Tip non vuole andare all’asilo
Topo Tip non vuole andare all’asilo
“Maldiscuola” invece si rivolge principalmente ai bambini di terza, quarta e quinta elementare ma io lo ritengo utile per tutti i cinque anni.
Racconta la storia di Matteo un bambino di terza elementare che non soffriva le maestre che davano “ordini”, i compagni di cui alcuni simpatici altri no e poi c’era l’antagonista di sempre, Luca, che tutti preferivano.
Un giorno decide di sfogarsi con la mamma e di raccontarle tutto ciò che pensa della scuola, ascoltato attentamente il figlio la madre decide che Matteo è davvero malato: malato di mal di scuola. Il bambino racconta tutto ciò che nella sua vita scolastica non funziona, come si sente e la mamma decide di dargli la cura di “sorrisina”, cioè di sorridere ogni giorno.
Inizialmente è dura, anche con la nuova cura, andare a scuola ma Matteo si accorge ben presto che le cose non sono tutte nere come pensava: diventa amico di Luca, che fare i compiti insieme agli amici è più divertente e che quando si studia anche la maestra non nega un bravissimo.
Racconta la storia di Matteo un bambino di terza elementare che non soffriva le maestre che davano “ordini”, i compagni di cui alcuni simpatici altri no e poi c’era l’antagonista di sempre, Luca, che tutti preferivano.
Un giorno decide di sfogarsi con la mamma e di raccontarle tutto ciò che pensa della scuola, ascoltato attentamente il figlio la madre decide che Matteo è davvero malato: malato di mal di scuola. Il bambino racconta tutto ciò che nella sua vita scolastica non funziona, come si sente e la mamma decide di dargli la cura di “sorrisina”, cioè di sorridere ogni giorno.
Inizialmente è dura, anche con la nuova cura, andare a scuola ma Matteo si accorge ben presto che le cose non sono tutte nere come pensava: diventa amico di Luca, che fare i compiti insieme agli amici è più divertente e che quando si studia anche la maestra non nega un bravissimo.
Un libro che aiuta i bambini non solo ad apprezzare la scuola ma soprattutto a fargli capire che a volte le cose non sono così nere come le vedono loro, che basta un po’ di impegno, basta essere positivi per poter cambiare le cose, con i compagni, con le maestre. Inoltre insegna che è inutile inventarsi fantomatici mal di pancia per non andare a scuola perché confidandosi con i genitori si riesce sempre a trovare una soluzione.
Personalmente ho letto entrambi i libri, uno per la grande quando andava ancora alle elementari e l’altro con il puffo sia prima della sua entrata alla scuola materna che, ogni tanto, durante i suoi primi sei mesi di asilo ed in entrambi i casi i risultati sono stati molto positivi perché leggendo questi libri con i nostri bambini gli diamo l’occasione di confidarci cosa li affligge, cosa li preoccupa e parlandone insieme riusciremo sicuramente a trovare una soluzione e loro andranno a scuola molto più volentieri.
Al prossimo mercoledì con un nuovo libro!!!
Al prossimo mercoledì con un nuovo libro!!!