Giunge in questi giorni nelle nostre case un fatto di cronaca dove dei tredicenni picchiano un disabile di diciotto anni e lo filmano. Il preside denuncia tutti e quattro i tredicenni e vengono condannati a girare un video anti-bullismo e a seguire un programma riabilitativo di colloqui settimanali con psicologi e assistenti sociali, una pena esemplare.
Eh no, i genitori dei quattro minori anziché ringraziare parlano di “ragazzate”, che bastava, da parte del preside, “una tirata d’orecchie” e perciò querelano il preside. Fantastico! Quando leggo o sento queste cose mi sembra di vivere in un mondo che gira al contrario. Si parla di “ragazzata” e non di “vigliaccata”.
E’ una vigliaccata mettersi a picchiare una persona, che sia disabile o meno, quando voi siete in gruppo, non importa se di due, tre, quattro o dieci persone. Siete comunque in tanti contro uno. E’ una vigliaccata perché oltre a picchiare una persona che non si poteva difendere avete fatto un filmato e perciò vuol dire che il vostro bullismo non finiva certo lì, non era questa la vostra intenzione (altrimenti perché filmare?).
Il prepotente Ken gli porta via il pallone di cui si impossessa, li fa scendere dall’altalena, spinge via tutti per arrivare primo allo scivolo insomma un vero e proprio bullo! Come riescono Oscar ed i suoi amici a superare tutto ciò? Si fanno forza tra di loro, si uniscono tutti insieme contro le prepotenze di Ken e si ribellano fin quando Ken si trova circondato da una decina di cuccioli arrabbiati e, con l’intervento della maestra Greta, capisce che sta sbagliando!
Anche se piccoli, i nostri bambini potrebbero già confrontarsi con noi su un argomento così importante!