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Bambini e libri: quando iniziare?

by FigliModerni
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A volte, in alcuni forum di mamme, leggo domande del tipo: “Come appassionare i nostri figli ai libri fin dall’infanzia? A che età dargli in mano il primo libro?”. 


Non so perché ma non mi ero mai posta queste domande, non mi sono mai posta la domanda da che età era più giusto farlo semplicemente perché glieli ho dati in mano da subito! Il collage di foto che vedete sopra raffigurano il puffo a più o meno 3-4 mesi di età. 


Premetto che la mia più grande passione in assoluto sono i libri, ho la casa stipata di libri, dodici ante di libreria completamente piene senza contare gli ebook perciò mi è venuto del tutto naturale leggere a mio figlio, ad alta voce, fin da quando è nato. 



Quando aveva due mesi sono andata alla ricerca dei libri di stoffa, primi libri con cui fare interagire il bambino, perché di solito questi libri non hanno molte parole ma in alcuni casi sono sonori (quello che vedete in foto è proprio uno di quelli: in stoffa e sonoro) perciò il bambino quando lo sfoglia, toccando il libro in alcuni punti, sentirà il rumore delle auto, anziché il verso degli animali e via dicendo. 


Ci sono poi dei simpaticissimi libri di stoffa con cui giocare a burattini, c’è il libretto in stoffa (anche qui pochissime parole) e poi ci possiamo mettere dentro le mani per movimentare un po la storia e far divertire il nostro bambino che vedrà magicamente il suo libro prendere vita. 


Qui ve ne segnalo alcuni di stoffa delle Edizioni EL e della Giochi Educativi. Il puffo il primo approccio con i libri lo ha avuto in questo modo. E’ stata un abitudine da sempre, dopo pranzo ci sdraiavamo sul lettone e io con il mio libro e lui con il suo “leggevamo”, ovvero io leggevo il mio e lui sfogliava il suo, poi dopo un po prendevo un libro cartonato per bambini (di questi se ne trovano a bizzeffe ovunque) e glielo leggevo. Il libro preferito di mio figlio era il “Coccodrillo clak clak” della Emme Edizioni. 


La Emme Edizioni nella sua sezione “primi libri” ne ha di molto carini ma io ho preferito i libri clak clak, avevo preso anche la scimmietta, perché per i più piccoli sono più facili da impugnare. Insomma da 0 a 3 anni c’è solo l’imbarazzo della scelta, basta cercare e si trova un po di tutto. 


L’unica cosa che ho totalmente snobbato in questa fascia d’età sono stati i libri cartonati della Walt Disney perché ho preferito storie più semplici con parole chiave tipo mamma, papà, nonni, ciuccio, pappa, nanna e qualche animale. 


Avendo tanti libri per casa ovviamente mio figlio è cresciuto in mezzo ai libri ma non gli ho mai vietato di prendere, toccare e sfogliare i miei libri, certamente molto meno colorati e fitti fitti di parole. I libri per i bambini devono essere degli amici, perché con i libri si può sognare, imparare, approfondire o creare una passione, la cosa che reputo più importante è l’approccio iniziale che abbiamo con i libri. 


Perciò gli ho sempre lasciato prendere e sfogliare anche i miei senza alcun problema, chiamandoli per nome. Se ad esempio prendeva le poesie di Pablo Neruda gli dicevo “ah che bello il libro di Pablo”, o quelli della Fallaci “ma è il libro di Oriana”. 


Ad oggi che ha quasi 5 anni il puffo conosce gran parte della mia libreria per nome e da quando aveva un anno adora portarsi in giro il libro “Poesie” di Pablo Neruda che ha la sovracopertina verde e non so perché ma è il libro della mamma che preferisce e che ormai tiene nella sua libreria. 


Negli anni il disastro più grande che mi ha fatto sui miei libri è pasticciarmi un pagina bianca, posta all’inizio, prima del titolo, di un libro che io tengo come ricordo del suo approccio ai miei libri ma a parte ciò non ha mai fatto alcun danno ne ai miei ne ai suoi libri, non c’è una pagina strappata, scritta o rotta. 


Ho continuato a comprare libri per lui, in base all’età del momento, e a leggerli con lui tanto che a Natale 2013, per la prima volta ha chiesto un libro: “Ritorno nel regno della Fantasia” di Geronimo Stilton e quando lo ha ricevuto non solo ne era davvero entusiasta, come se gli avessimo regalato il mondo ma da allora non lo ha ancora mollato un giorno. 


Quando si va a nanna il nostro rito è leggere insieme ma capita spesso anche di giorno, sopratutto di inverno durante le giornate piovose. 


Il puffo adora i libri e quando non sa cosa fare tira fuori di tutto dalla sua libreria finché non trova il libro che gli interessa per farselo leggere (sia di giorno che di sera faccio scegliere sempre a lui). 


Perciò ritornando alle prime due domande del post, credo che non ci sia un’età in cui iniziare, credo che l’importante sia come approcciamo i bambini ai libri, se il nostro approccio sarà positivo, propositivo, divertente, i nostri bambini adoreranno sempre i libri se il nostro approccio sarà solo ed esclusivamente istruttivo, educativo, noioso non riusciremo mai ad appassionarli. 

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