Il gremlins negli ultimi mesi si è appassionato molto al calcio e perciò mi aveva chiesto di poter frequentare una scuola calcio.
Così domenica siamo andati alla Scuola Calcio Milan vicino a casa nostra che faceva una mattinata di Open Day, devo premettere che a me il calcio non piace un granché, amo vedere la nazionale giocare e mi piace molto, in occasione di partite della nazionale divento una gran tifosa ma il mio rapporto con il calcio si limita a questo! Inoltre devo ammettere che vedo molta aggressività attorno a questo sport e non parlo di tifosi violenti ma di genitori aggressivi già alle piccole partite dei figli, ovviamente pensando a tutto ciò avrei preferito che mio figlio si indirizzasse su altri sport ma se questo è il suo desiderio mi adeguo!
Abbiamo trovato un papà con un bambino che piangeva disperato, il papà spiegava che era la terza volta che andavano lì ma che non c’era verso di far giocare il figlio, che al figlio piaceva molto il calcio ed era un appassionato ma che ogni volta il bambino piangeva.
Perciò mi sono chiesta se in realtà non siamo noi genitori a buttare le nostre aspettative sui figli, che sono magari sogni nostri irrealizzati (magari quel papà avrebbe voluto fare il calciatore) o sono fantasie del figlio che vorremmo che non necessariamente corrisponde all’immagine del figlio che abbiamo.
O è forse la nostra pigrizia di rimetterci in discussione quotidianamente su che genitori siamo, se facciamo bene o male? Non lo so però mi sono resa conto solo in quel momento di quante aspettative buttiamo sulle spalle dei nostri figli, a volte inconsciamente ma ce le mettiamo.
Poi, dall’altra parte, magari li spingiamo in qualcosa che non vogliono e per cui non sono pronti e non ci accorgiamo di quanto in realtà lo stiano facendo solo per noi. Queste sono le contraddizioni di noi genitori, i bambini invece sono più dritti, loro ci chiedono di fare esperienze a cui si sentono pronti, senza tanti problemi e senza tante menate, siamo noi genitori che non ci sentiamo pronti o che non abbiamo fiducia nelle loro capacità.
Invece ogni mattina perdo un pezzettino di cuore, facendo una gran fatica , ogni cavolo di mattina mi pongo gli stessi dubbi, ma lui è sereno e felice e questa è la cosa più importante per me.