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Quest’oggi il Gremlins ha iniziato a fare giornata all’asilo, mentre i due giorni precedenti è andato solo al mattino da oggi uscirà al pomeriggio con orario pieno.
Di prima mattina abbiamo già dovuto discutere sul “come” andare all’asilo, perciò su quale mezzo di trasporto usare. Nei due anni precedenti l’ho sempre portato io, tranne rare eccezioni, e al ritorno tornava con lo scuolabus.
Sullo scuolabus, al pomeriggio, ci sono altri bambini perciò per lui è sempre stata un’esperienza divertente ma al mattino no, al mattino c’è solo lui perciò dopo aver provato un paio di volte il primo anno abbiamo deciso che lo avrei portato sempre io e così è stato fino a stamattina.
Quest’anno il Gremlins aveva espresso il desiderio di andare e tornare con lo scuolabus ma visto che l’asilo è appena iniziato anche lo scuolabus non ha ancora iniziato gli orari a pieno regime, perciò questa settimana c’è solo al mattino mentre da lunedì prossimo riprenderanno sia al mattino che al pomeriggio.
A fronte di ciò avevo deciso di portarlo io sino a lunedì mattina, fargli prendere lo scuolabus al ritorno e poi, cogliendo l’occasione del ritorno, chiedere all’autista gli orari in cui sarebbe passato nelle mattine seguenti così magari lo avrei portato io, come al solito, la mattina e poi pian pianino gli avrei fatto riprovare lo scuolabus anche al mattino insomma una cosa tranquilla, lineare senza troppi sconvolgimenti ma… non avevo fatto i conti con il Gremlins!
Ancora in pigiama il cinquenne ha iniziato ad urlare che lui voleva prendere lo scuolabus, gli spiego che lo scuolabus al pomeriggio non c’è ancora, che non prendendolo da due anni non mi ricordo bene gli orari del mattino e che perciò dobbiamo aspettare sino a lunedì!
Niente! Non c’è stato verso…lui stamattina doveva prendere lo scuolabus! Ho avuto un conflitto interno non indifferente perché se da una parte mandarlo con lo scuolabus al mattino mi stringe il cuore perché lo vedo lì da solo, su quel pullman enorme (il nostro comune usa i classici pullman da gita) dall’altra le scene e le urla di stamattina mi sono sembrate più una richiesta di indipendenza, come a dire “Mamma lo vuoi capire che sono grande?” che un capriccio.
Il Gremlins è sempre stato molto autonomo e indipendente sin da piccolissimo tanto che il primo anno di asilo mi fu subito detto che il bambino era del tutto autonomo e indipendente sin dai primi giorni, l’unica cosa per cui ad oggi ha ancora bisogno di me è allacciarsi le scarpe ma per il resto fa tutto da solo, compreso tagliarsi da mangiare avendo iniziato ad usare le posate davvero piccolissimo.
Non sono mai stata una mamma che “chiude” il bambino, che lo reprime in qualche modo in base alle mie idee di mamma, ho cercato davvero di accompagnarlo, nel vero senso del termine, nella sua crescita e secondo il carattere del mio bambino, pronta ad essergli accanto nei casi in cui abbia bisogno di supporto morale.
Non sono una mamma che si impunta su qualcosa, anche se è un qualcosa che magari non mi piace, anche se è un qualcosa per cui devo rimettere in discussione le mie idee perché credo che mio figlio debba fare le esperienze per cui si sente pronto, anche se magari quella a non essere ancora pronta sono io.
Non sono una mamma che si impunta su qualcosa, anche se è un qualcosa che magari non mi piace, anche se è un qualcosa per cui devo rimettere in discussione le mie idee perché credo che mio figlio debba fare le esperienze per cui si sente pronto, anche se magari quella a non essere ancora pronta sono io.
Perciò la sua richiesta di stamattina mi ha colpito molto, nel profondo ma com’è mia abitudine anche stamattina l’ho accompagnato al pullman sperando che avessero tenuto ancora i vecchi orari, l‘ho visto salire su quel pullman enorme, l’ho visto sedersi da solo senza amici e partire verso l’asilo dove lo aspettavano.
Mi si è stretto il cuore, lo ammetto, mi è venuta un po’ di tristezza perché so che da stamattina mi mancheranno le nostre canzoni in macchina, il nostro cantare insieme e le nostre chiacchiere ma alla fine mi sono resa conto che quando io lo vedo ancora “piccolo” per qualcosa lui mi dimostra sempre e comunque che è già grande, mi smentisce sempre, le mie paure di mamma dopo qualche giorno scompaiono e mentre lui ogni giorno cresce come bambino io cresco un po’ di più come mamma!
2 commenti
Eh già…loro crescono, così in fretta…ma per noi saranno sempre piccoli!
Grazie per il tuo commento!
Stamattina altra mattinata di pullman e di tristezza per me! Crescono davvero troppo velocemente non so se sono io a vederlo piccolo (anche perché 5 anni sono oggettivamente pochi) o se davvero i bimbi di oggi diventano "grandi" alla velocità della luce non fai tempo a partorirli che sono già lì che fanno tutto da soli.