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Le favole di Zoolandia e Nella mitica terra di Zoolandia di Massimo Baldi

by FigliModerni
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Spesso su web si possono fare incontri davvero interessanti ed è proprio sul web che ho conosciuto Massimo Baldi.


La cosa che mi ha incuriosito subito di questo autore fu che scrive favole esopiche e a me le favole esopiche piacciono davvero molto.

Forse è uno dei più bei ricordi che ho della scuola, perché sono favole che mi hanno sempre affascinato. 

Così decisi di comprare i libri “Le favole di Zoolandia” e “Nella mitica terra di Zoolandia” ma riuscendo a trovare solo “Le favole di Zoolandia” lo contattai per sapere dove potessi reperire l’altro libro.

Massimo fu di una squisitezza incredibile e mi inviò entrambi i libri che ora vi presento con infinito piacere perché li trovo davvero straordinari.




“Le favole di Zoolandia” è una raccolta suddivisa in ambientazioni diverse, nella prima parte troviamo ben 17 favole che riguardano il regno del bosco e della fattoria mentre nella seconda parte ci si sposta nel regno della foresta e della savana con altre 8 favole. 

Queste favole riescono a rapire letteralmente i bambini trasportandoli in un viaggio pieno di animali, come nelle migliori favole esopiche, con morali davvero accattivanti. Morali che riescono a far pensare i nostri bambini, ad ogni favola di Massimo che ho letto a mio figlio, il piccolo Gremlins alla fine si poneva domande, chiedeva spiegazioni, oppure rispondeva alle domande che l’autore inseriva nella morale.

La favola ad esempio “La farfalla e la formica” narra di una formica che avrebbe voluto diventare farfalla, perché le sarebbe piaciuto vedere il mondo dall’alto, sarebbe stata sicuramente una grandissima emozione.

Quando una farfalla le si avvicinò per chiederle come stava, la formica tra sé e sé pensò che le sarebbe piaciuto tantissimo avere le ali e in men che non si dica paff si ritrovò delle ali splendide mentre la farfalla si era trasformata in formica.



La formica felicissima iniziò a volare, volare, volare ovunque il suo sogno era stato realizzato e si sentiva felice, la farfalla, invece, era ben felice di essere diventata formica e sorrideva anche quando il lavoro era davvero duro.

Ben presto però la formica si ritrovò sempre più stanca, il volo si riduceva piano piano e la stanchezza iniziava a farsi sentire, aveva nostalgia del suo lavoro, quando doveva faticare per procurarsi il cibo ma ben presto, per la legge della natura, la formica morì.

La farfalla invece, ormai formica, visse a lungo e morì serenamente.

Nella morale l’autore scrive “Una farfalla è ancora prima larva, bozzolo, e crisalide: una farfalla, per quanto bellissima, vola soltanto per un brevissimo periodo della sua vita: se la formica lo avesse saputo, siamo certi che avrebbe desiderato quelle ali?” e mio figlio ovviamente ha risposto “No! Sarebbe rimasta formica” 

Le favole di Massimo Baldi sono scritte in modo semplice, ma non elementare, sono piene di poesia e le morali lasciano sempre un ottimo insegnamento ai nostri bambini, senza mai cadere nel banale.

Sempre dalla favola “La farfalla e la formica” vi cito solo poche righe:

“Il rosso delle ali, che predominava sugli altri colori, si fondeva coi petali di una moltitudine di vellutati e sensuali tulipani, il giallo faceva risaltare la bellezza dei narcisi che si specchiavano placidi nelle candide acque del lago” 

Parole che ci fanno entrare in una vera poesia, contestualmente ad una favola esopica che lascia una bellissima morale. La poesia di Massimo all’interno delle favole, trasporta in luoghi lontani, fa sognare e alla fine ci fa pensare, in una sola parola: straordinario! 




“Nella mitica terra di Zoolandia” invece troviamo 27 favole e 2 filastrocche. Le favole trattano animali diversissimi tra loro: la volpe astuta, una saggia coccinella, un asino testardo, il lupo astuto, una grande varietà di animali tutti diversissimi tra loro. 

In “Il ragno e la mosca” ad esempio si racconta di un ragno che mentre costruiva la sua ragnatela vide una mosca ronzargli attorno. La mosca entrava ed usciva da un barattolo in cerca di cibo, nel vedere la scena il ragno si ingegnò. Spostò il barattolo sotto l’albero e costruì la sua ragnatela sino al barattolo,lo sollevò e lo lasciò appeso al ramo.

La mattina seguente la mosca entrò nel barattolo, mangiò un po di cibo ma quando stava per uscirne vide le zampe del ragno bloccarle l’uscita. La mosca iniziò a volare, volare, più e più volte fin quando non riuscì a far cadere il barattolo nel fiume vicino, il ragno però era sempre immobile e la mosca non poteva uscire. 

Una rana vide la scena e raggiunse il barattolo con un balzo, mangiò il ragno mentre la mosca riuscì finalmente a volare via.

Morale: gli uomini si dimenticano troppo spesso dei pericoli derivanti dalla non conoscenza del mondo. 

In questo volume però, come vi avevo accennato prima, ci sono due bellissime filastrocche: “Il cane, il gatto e il topolino” e “La volpe e la capretta”, vi lascio solo un assaggio da “Il cane, il gatto e il topolino” 

“La morale è presto fatta:
basta poco per distrarsi
e ancor meno per piegarsi
agli scherzi del destino;
chiedi al nobile felino”

Delle favole in filastrocche, un’idea semplicemente geniale che ai bambini piacciono davvero tantissimo!




Ora vi presento questo straordinario autore, così lo conosceremo meglio:


Ciao Massimo, benvenuto! Per quale motivo hai scelto di scrivere favole esopiche? 
Ciao Giorgia, la passione della scrittura è un
qualcosa che affonda le radici in un passato lontanissimo, addirittura nella
mia adolescenza: sono stato sempre un avido lettore ed ho tradotto in scrittura
il mio sentire più profondo. Scrivo di tutto: poesie, aforismi, racconti,
favole e diciamo che non è stata dunque una scelta bensì un viaggio parallelo
attraverso differenti e complesse forme espressive. Il motivo di essermi
orientato sempre più decisamente verso le favole esopiche è stata quasi una
vocazione, nel senso che Esopo ha rappresentato da sempre un mio modello di
riferimento, trovo stimolante il proporre una morale finale che stimoli il
lettore alla riflessione; altresì mi piace tantissimo il parlare dei vizi e delle
virtù dell’uomo attraverso dialoghi divertenti ma allo stesso tempo molto
profondi tra animali antropomorfi.

Inoltre nelle favole riesco a coniugare due
passioni, favole e poesie: nelle mie favole infatti troverete molto lirismo,
mai fine a se  stesso ma per creare quel
palcoscenico invisibile in cui gli animali possano muoversi liberamente e possano
creare mistero e pathos per formare il senso della favola nella mente del
lettore a mano a mano che si scorrono le righe della favola stessa.

Nelle tue favole si percepisce chiaramente che hai una passione anche per la poesia, da cosa nasce questa passione? 

La passione per la poesia è da sempre albergata
nella mia anima e nasce dalla continua simbiosi comunicativa con la Natura e col
Cosmo: stelle, cielo, luna, sole, alberi, fiume, ogni elemento ispira fortemente
nella mia anima moti tempestosi o placide onde di gioia e di emozione. Non solo
poesia secondo i canoni occidentali ma anche poesia in metrica giapponese
(haiku, renga, tanka) e poesia di ispirazione cinese (sul modello poetico del periodo
di epoca T’ang), in buona sostanza cerco di fondere questi elementi in una
sorta di armonizzazione cosmica.


So che fai spesso letture ai bambini, anche nelle scuole. Ce ne vuoi parlare? 

La lettura nelle scuole è un’esperienza
davvero unica, i bambini si siedono in cerchio attorno a me ed io al centro,
proprio in mezzo a loro: racconto quindi le favole, con gestualità e intonazione
della voce che riflette l’animale parlante e mentre lo faccio incontro i loro
occhi, uno ad uno. E’ un’esperienza senza eguali. La prima lettura quattro anni
fa nel giardino della Biblioteca Civica “Vittoria Colonna” di Marino, più di
sessanta bambini festosi attorno a me, altre letture a scuola in occasione del
Natale. L’ultima soddisfazione,  in
ordine cronologico,  in occasione
dell’evento patrocinato dal Comune di Marino “La Casa di Babbo Natale” nel
quale tanti bambini si sono tuffati nella magia di questa Festa con entusiasmo
e curiosità. Come soltanto Loro sanno fare.



E’ stata da questa esperienza che è partito il tuo progetto “L’autostrada della Favola? In cosa consiste? Ce ne vuoi parlare? Le scuole che fossero interessate come possono contattarti?

“L’Autostrada della favola” è nata come un
gioco, prima ancora che un Progetto Culturale: noi adulti spesso ci
dimentichiamo che ognuno di noi gioca, sia i bambini, sia i ragazzi che gli
adulti, quel gioco che ci fa vivere ogni giorno col sorriso e con uno spirito
di scoperta delle cose che non deve mai abbandonarci; per cui io gioco ad
emozionarmi assieme a loro, ai bambini.
Già da diversi anni collaboravo con
entusiasmo con l’amica scrittrice e maestra Susanna Varese, l’inventore del
personaggio di Topo Tobia, il topino filosofo; le inviavo alcuni miei racconti
esopici che lei leggeva ai bambini e ne scaturivano riflessioni, disegni,
gioia, anche una meravigliosa lettera che troneggia in bella vista sulla parete
della stanza di mia figlia.
Poi ho cominciato ad inviare periodicamente
la mia favola ad altre maestre e quindi ho pensato ad una immensa Autostrada,
una strada veloce su cui far viaggiare la mente e le emozioni del cuore.
E’ nata così “L’Autostrada della favola”.
Vedete, si stabilisce attraverso la favola una
comunicazione invisibile tra me ed i bambini: io racconto la favola attraverso
i loro maestri e i bambini mi deliziano con disegni bellissimi, laboratori di
psicomotricità, domande attraverso i loro fantastici maestri.

In futuro ci saranno molte nuove iniziative
legate all’Autostrada che stiamo sviluppando assieme a Francesco Torre, il
coadiutore del Progetto. Le scuole possono contattarmi scrivendo
direttamente alla mia mail personale 
mbaldi66@virigilio.it
Ne sarò felicissimo!!!

“Nella mitica terra di Zoolandia” sono presente due meravigliose favole in filastrocca che i bambini in età prescolare amano molto, ne hai scritte altre o hai intenzione di scriverne altre? 

Sicuramente! Ho intenzione di scriverne moltissime.
Per il momento ho scritto quelle presenti
nel libro che hai citato e qualche altro paio di filastrocche; mi piacciono
tantissimo e le leggo quasi ogni sera a mia figlia.

La bellezza sta nel tono divertente con cui
si leggono ma anche nella capacità di lasciare tracce  indelebili: una per tutte, quella dei mesi
dell’anno oppure quella di Cecco Rivolta o Cecco Bilecco, non so quante volte
io mia figlia le abbiamo lette e riso insieme!



So che sei un autore pieno di progetti, in quali altri progetti sei impegnato in questo momento? Quale sarà il prossimo? Sempre che tu voglia svelarcelo…
Premesso che sono un vulcano in continua
eruzione, e questo rappresenta il mio pregio e forse, allo stesso tempo, il mio
limite (in quanto mi “distrae” da un singolo obiettivo), in questo periodo sto
concentrando la mia attenzione su “L’Autostrada della favola” e su spettacoli
da portare non solo all’interno delle scuole ma anche nei teatri, poi sto
puntando sulla diffusione di un nuovo genere poetico da me ideato e che sia
chiama tankaforisma (per saperne di più vi invito a consultare la mia pagina Facebook infine sto portando avanti in parallelo due discorsi per il biennio
2015/2016: favole esopiche (nel 2015/2016 dovrebbe uscire il mio terzo libro) e
poesia orientale (poesie giapponesi, principalmente haiku tanka e renga e
poesie di ispirazione cinese), anche qui sono in contatto con alcuni editori
per valutare una nuova possibile pubblicazione.
Per ogni altra informazione e curiosità Vi
invito a visitare il mio sito personale 

E ora prima di lasciarti, dove possiamo acquistare le tue bellissime favole? .

Le favole sono quelle presenti nei due libri
“Le favole di Zoolandia” e “Nella mitica terra di Zoolandia”: i libri sono
acquistabili sui vari Siti di vendita di libri on-line, tra i quali consiglio
IBS, sia per la puntualità nelle spedizioni che per la presenza nella sezione commenti
di interessanti recensioni che vi daranno un quadro sinottico del libro che
spero acquisterete. E a tal proposito vi dico: “ Buon viaggio nel fantastico mondo
di Zoolandia”.
Grazie infinite a Giorgia Soresina per
questa bella opportunità di parlare un po’ di me.

Grazie a te Massimo!





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