Quando comprai “Bimbo da grande” scritto da Marinella Barigazzi, illustrato da Ursula Bucher e pubblicato da Lapis Edizioni, il Gremlins era ancora piccolino ma è tuttora uno dei suoi libri preferiti.
dietro di un po’ di anni… Si è trattato di una decisione molto istintiva.
Devo precisare che ho iniziato come traduttrice, il che comunque implica
scrivere, nel 2003 con Ape Junior. Per anni avevo tradotto manuali di software,
comunicati stampa, cose molto tecniche e complesse. Quando mi sono appassionata
alla letteratura per l’infanzia ho lasciato quasi di colpo tutto il resto per
dedicarmi totalmente al libro illustrato.
da me. Da esperienze passate o del momento che mi danno “il la” per
sviluppare una storia. L’ispirazione può arrivare da situazioni diverse, anche
dolorose, che attraverso la scrittura prendono forme svariate, si quietano e le
sensazioni si stemperano acquisendo una forma nuova.
che quando nasce ti offre una sensazione di appagamento a metà. La gioia di
vederlo per la prima volta e allo stesso tempo il desiderio di continuare
“il viaggio”. Per questo mi identifico molto bene in
“Chissà…”, ma anche in “Io e lei” dove non esiste un
finale vero e proprio ma una sorta di sospensione, un po’ come nei film
francesi.
vissuto di bambina e ragazzina. Da una grande amicizia nata davvero dai
pancioni di due mamme che si incontravano ai giardini, che si è sviluppata
negli anni per arrivare ai 18, quando io
e la mia amica avevamo addirittura i fidanzati che abitavano nello stesso
palazzo ed erano amici tra loro. Ho preso spunto da alcuni aspetti psicologici
che nell’età adulta è più facile analizzare e mi sono lasciata trasportare
dalla fantasia…
non avere timore dei sentimenti. Viverli appassionatamente, spontaneamente,
senza sottostare a condizionamenti. Accettando anche il fatto che non sempre si
è ricambiati, ma non ha importanza, quello che si prova resta nostro e nessuno
può portarcelo via.
c’è una storia ambientata a Natale, una cosa molto delicata che mi piacerebbe
fosse accompagnata da una musica (la musica ha un ruolo molto importante nella
mia vita, anche perché mio padre è musicista).
Leo”, la storia di un ragno
creativo, che sto portando avanti insieme a una mia amica illustratrice, e qui
ci sarebbe una “storia nella storia” per il fatto che ci siamo
incontrate per una serie di coincidenze singolari. Poi ci sono altri progetti
anche già parzialmente illustrati ma non
vorrei svelare di più. Coltivo inoltre da anni un progetto di racconti
brevi, ma non per bambini questa volta…