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“Bimbo da grande” e “Io e Lei” di Marinella Barigazzi

by FigliModerni
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Quando comprai “Bimbo da grande” scritto da Marinella Barigazzi, illustrato da Ursula Bucher e pubblicato da Lapis Edizioni, il Gremlins era ancora piccolino ma è tuttora uno dei suoi libri preferiti. 


Il libro infatti rispecchia appieno quello che vorrebbe un bambino per essere grande: vestirsi come il fratello maggiore, andare in motorino, sposarsi, mettere il gel sui capelli, insomma un elenco di sogni e aspettative che ogni bambino ha durante la sua crescita.



Sogni e aspettative che Marinella Barigazzi descrive con allegria, simpatia e ironia. Il mio Gremlins si è sempre riconosciuto in ogni pagina di questo bellissimo libro, divertendosi un sacco, pensando di poter bocciare la maestra, nascondere la macchina fotografica per non dover fare tantissime foto mentre sta spegnendo le candeline al compleanno oppure di nascondere un suo pupazzo quando andrà via di casa così, quando lo troveremo, penseremo ancora a lui.

Un libro in cui Marinella sa raccogliere i pensieri dei bambini più piccoli trasformandoli in voglia di crescere, di diventare grandi proprio come il bambino del libro, che alla fine conclude con <<a chi mi dirà: “smettila di fare i capricci come un bimbo piccolo!” Io risponderò: “Bimbo sarai tu, io sono grande!” >> un finale che fa scoppiare sempre i bambini in una grande risata di gioia: chissà quante volte hanno pensato lo stesso senza dircelo? 




Di questo libro, esiste anche la versione femminile “Da Grande”, precedente a quella di cui vi ho appena parlato,  sempre con le bellissime illustrazioni di Ursula Bucher e pubblicato da Lapis nel 2007.




Dopo questo libro, ne presi altri di Marinella, fino all’ultimo “Io e Lei”, illustrato da Peter H. Reynolds e pubblicato da Lo Stampatello

“Io e Lei” è la storia di due ragazzine che si conoscono sin dalla nascita, sono nate nello stesso ospedale, sono vicine di casa, hanno frequentato la scuola materna insieme e ora frequentano la stessa scuola elementare. 




Alice e Beatrice hanno vite molto diverse: Beatrice ha bellissimi capelli lunghi che raccoglie nelle trecce, una vita meravigliosa, un cane che le fa le feste ogni volta che la vede,  fa splendide vacanze, i suoi genitori la riempiono di giocattoli e regali costosi. A volte, Alice pensa che vorrebbe vivere la vita felice di Beatrice.



Questo finché un giorno Alice, cercando Beatrice, la ritrova in classe che piange, non è felice come sembra, sente la mancanza dei suoi genitori spesso impegnati per lavoro, vorrebbe una sorellina a cui leggere libri, degli amici che le vogliano bene e non che la cerchino per i giocattoli che ha. Solo in quel momento Alice si rende conto che non sempre le cose sono come sembrano.








Un libro che parla con straordinaria dolcezza, di solitudine, quella di Beatrice, di quella solitudine che a volte viene mascherata da cose senza importanza, di voglia di vivere la vita altrui, quella di Alice, che a volte si prova semplicemente guardando gli altri giudicandoli solo dall’apparenza ma sopratutto di quell’amicizia vera, quella che si instaura in modo aperto e spontaneo anche tra mondi diversi, proprio come quella di Alice e Beatrice. 
“Io e Lei” è semplicemente commovente, straordinario, trasmette il senso dell’amicizia, insegna ad andare oltre all’apparenza, ci fa vivere emozioni, ci fa crescere, è un libro da leggere ai bambini semplicemente così com’è senza spiegazioni, perché in “Io e Lei” i nostri bambini trovano davvero tutto ciò di cui hanno bisogno e una volta finita la lettura saranno un po più consapevoli che l’amicizia, quella vera, è una forma d’amore, vera, intensa, insostituibile. 


Ma perché ho scelto questi due libri per presentarvi Marinella Barigazzi? Perché scegliere il secondo e l’ultimo libro di un’autrice? Perché molto spesso si inizia a conoscere un’autrice dal libro che la porta al grande pubblico, sono certa che molti di voi hanno in casa “Io e Lei” ma pochi conoscono i suoi lavori precedenti. 

Marinella Barigazzi è un’autrice a 360 gradi, sa passare da un libro come “Bimbo da Grande” (2008) rivolto ai piccoli, a “Chissà” (2009) nel quale con molta poesia riesce a far fare ai nostri bambini un lungo viaggio in treno, soffermandosi su ogni cosa che vedono in un viaggio. Con “Il mio amico P.I. Storia di un amico immaginario” (2011) ci fa entrare in quella fase dei bambini in cui tutti i bambini hanno il loro amico immaginario, che sia un peluche, o un folletto creato dalla loro fantasia o ancora fa divertire i più piccoli con le sue “Filastrocche da mangiare” (2012). Nel 2013 ci ributta in un viaggio, stavolta di fantasia con “Se fossi…” dove con molta poesia i bambini possono immaginare di essere qualsiasi cosa, fino ad arrivare a “Io e Lei” (2014) dove l’argomento amicizia è l’argomento predominante del libro.  Marinella riesce a fare entrare i bambini di ogni età in così tanti mondi che entrare in un suo libro è sempre una magica avventura. 

Ora però voglio proprio presentarvi questa grandissima autrice, per conoscerla meglio.


Ciao Marinella, da dove nasce la tua decisione di scrivere libri per bambini e ragazzi?

Grazie della domanda, che mi rimanda in
dietro di un po’ di anni… Si è trattato di una decisione molto istintiva.
Devo precisare che ho iniziato come traduttrice, il che comunque implica
scrivere, nel 2003 con Ape Junior. Per anni avevo tradotto manuali di software,
comunicati stampa, cose molto tecniche e complesse. Quando mi sono appassionata
alla letteratura per l’infanzia ho lasciato quasi di colpo tutto il resto per
dedicarmi totalmente al libro illustrato.


Da dove nascono i tuoi personaggi sempre molto diversi tra loro? A cosa o a chi ti ispiri?

Sicuramente i miei personaggi nascono
da me. Da esperienze passate o del momento che mi danno “il la” per
sviluppare una storia. L’ispirazione può arrivare da situazioni diverse, anche
dolorose, che attraverso la scrittura prendono forme svariate, si quietano e le
sensazioni si stemperano acquisendo una forma nuova.


Tra tutti i tuoi libri qual’è quello che senti più tuo, quello in cui ti riconosci maggiormente come autrice?

Ogni libro è una conquista, qualcosa
che quando nasce ti offre una sensazione di appagamento a metà. La gioia di
vederlo per la prima volta e allo stesso tempo il desiderio di continuare
“il viaggio”. Per questo mi identifico molto bene in
“Chissà…”, ma anche in “Io e lei” dove non esiste un
finale vero e proprio ma una sorta di sospensione, un po’ come nei film
francesi.


“Io e Lei” è un libro autobiografico? Da cosa è tratta la storia di questo libro?

Si. “Io e Lei” parte dal mio
vissuto di bambina e ragazzina. Da una grande amicizia nata davvero dai
pancioni di due mamme che si incontravano ai giardini, che si è sviluppata
negli anni per arrivare  ai 18, quando io
e la mia amica avevamo addirittura i fidanzati che abitavano nello stesso
palazzo ed erano amici tra loro. Ho preso spunto da alcuni aspetti psicologici
che nell’età adulta è più facile analizzare e mi sono lasciata trasportare
dalla fantasia…


Quali sono i messaggi che vorresti trasmettere ai bambini che ti leggono?
Ai bambini e ai grandi una sola cosa:
non avere timore dei sentimenti. Viverli appassionatamente, spontaneamente,
senza sottostare a condizionamenti. Accettando anche il fatto che non sempre si
è ricambiati, ma non ha importanza, quello che si prova resta nostro e nessuno
può portarcelo via.


So che hai molti progetti, a cosa stai lavorando in questo periodo? Ce ne vuoi parlare? 
Si, volentieri. Tra i vari progetti
c’è una storia ambientata a Natale, una cosa molto delicata che mi piacerebbe
fosse accompagnata da una musica (la musica ha un ruolo molto importante nella
mia vita, anche perché mio padre è musicista).
Poi c’è “La tela di
Leo”,  la storia di un ragno
creativo, che sto portando avanti insieme a una mia amica illustratrice, e qui
ci sarebbe una “storia nella storia” per il fatto che ci siamo
incontrate per una serie di coincidenze singolari. Poi ci sono altri progetti
anche già parzialmente illustrati ma non 
vorrei svelare di più. Coltivo inoltre da anni un progetto di racconti
brevi, ma non per bambini questa volta…


Grazie Marinella!


Potete trovare tutto, ma proprio tutto su Marinella Barigazzi visitando il suo sito 

       


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