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Una volta una persona su Facebook mi disse “possibile che tutti i libri che consigli, per te siano sempre stupendi?” . Una domanda che mi fece pensare, perché è vero fondamentalmente pur avendo tantissimi libri per bambini e ragazzi quelli di cui vi parlo sono quelli che mi trasmettono emozioni, che mi fanno sognare, quelli che mi sanno entrare nel cuore con un messaggio profondo.
Di alcuni non riesco a parlarvi perché ne ho davvero tanti e umanamente non avrei il tempo per parlare di tutti, di altri invece non ne parlo semplicemente perché non mi piacciono.
Ho cercato più volte qualche recensione che parlasse di un libro per bambini e/o ragazzi in modo critico. Non ho trovato una sola recensione, dico una, che dicesse “questo libro non mi è piaciuto”, come se i brutti libri non esistessero.
Parlando di questo argomento, una volta mi venne risposto che criticarli non sarebbe nemmeno corretto, se non altro perché ci sono persone che ci lavorano sopra, che si impegnano nella stesura di un libro e su questo punto sono certamente d’accordo è pur vero che non tutti nascono autori e se un libro non trasmette nulla bisogna pur farsene una ragione., magari andrà meglio con il secondo, il terzo o mai.
Se ogni persona che scrive fosse un buon autore avremmo un’intera nazione di autori e poeti, ben pochi farebbero altri lavori. Non tutti quelli che scrivono, pur scrivendo bene, riescono a trasmettere emozioni, sensazioni, messaggi importanti. Umanamente capisco che non è bello sentirsi dire “questo libro non mi è piaciuto” ma è pur vero che non tutti sono dei bei libri. Non parlo nemmeno di rilegatura, illustrazioni, non parlo di prodotto finito, parlo di contenuto.
Così oggi vi dirò le tipologie dei libri che non mi piacciono, che normalmente non ho mai comprato, magari mi sono stati regalati sopratutto nei primi anni di vita del Gremlins ma che per me sono libri superflui e che sarete davvero fortunati se ne troverete due o tre sul blog.
Io sono nata alla fine del 1971 perciò all’epoca non c’era tutta la scelta che c’è adesso, oggi i nostri bambini sono davvero fortunati perché hanno una scelta vastissima di libri validi, stupendi, meravigliosi, dall’altra parte con una così vasta scelta di libri ci sono anche i libri inutili.
Quando io e mia sorella eravamo piccole, nessun libro ha insegnato a mia mamma come e quando togliere il pannolino, il ciuccio, come aiutarci a gestire le nostre emozioni o superare le nostre paure. Quando una mamma aveva bisogno di qualche chiarimento andava semplicemente dal pediatra che gli dava tutte le dritte di cui aveva bisogno, in base al bambino che aveva davanti.
Ora siamo invasi da libri pedagogici su come togliere il ciuccio, o il pannolino, sull’uso del vasino, su come gestire le emozioni e chi più ne ha più ne metta, sono sorpresa che non sia stato ancora scritto il libro “I primi passi del mio cucciolo: come insegnare a camminare o a gattonare”. Le paure, le abbiamo vissute tutti e le abbiamo superate con le fiabe del momento, o con libri che ci hanno aiutato a superarle tramite la lettura di una storia, non certo con libri che ci dicevano come fare.
Uguale dicasi per le emozioni: io mi arrabbio, mi commuovo, piango, sono delusa, amo, provo disgusto e tante altre cose. Io ho 43 anni perché a mio figlio di 6 dovrei insegnare a gestirle? Perché dovrei dargli un fardello così grande? Le emozioni che in alcuni casi possono essere negative, in altri si possono dimostrare positive. Le emozioni devono anche travolgerci, perché è semplicemente stupendo farsi travolgere dalle proprie emozioni.
Se un bambino quando è arrabbiato picchia, siamo noi che dobbiamo insegnargli che non si picchia perché bisogna insegnare il rispetto per l’altro, in qualsiasi situazione, non perché deve gestire la sua rabbia e farsela passare. Tutti noi quando ci arrabbiamo, gestiamo la nostra rabbia in modo differente, ogni bambino troverà il suo senza alcun libro.
Non me ne vogliano i pedagogisti e chi è a favore di questo tipo di libri ma santa pazienza, prima come siamo cresciuti?
Tutti, giuro tutti, abbiamo tolto il ciuccio, tolto il pannolino, usato il vasino o il riduttore, imparato a gestire le emozioni etc. etc. senza libri che ce lo spiegassero, siamo cresciuti lo stesso, le nostre mamme forse avranno commesso qualche errore ma ci hanno cresciuti lo stesso, non si affidavano ai libri ma a tanta pazienza e volontà.
Perciò mamme siamo davvero sicure che questi libri ci servano? No, non ci servono affatto! Ognuna di noi non è nata mamma lo è diventata, ognuna di noi troverà il modo di crescere il proprio bambino anche senza libri, non sono libri essenziali. Quelli essenziali, fin da piccoli, sono quelli che ci fanno ridere insieme ai nostri bambini, quelli che ci fanno sognare, sono quelli i libri che creeranno un rapporto speciale tra noi e i nostri figli.
Altra categoria che non mi piace sono i libri sui cartoni animati, perché credo che la lettura e la televisione siano cose diverse, che non vadano mischiate. Un discorso sono i cartoni animati tratti dai libri, ben altro discorso sono i libri creati perché il cartone animato va di moda.
Perché faccio questa distinzione è presto detto: se di un libro, che sia una fiaba, un albo illustrato, o quel che volete si farà un cartone animato o un film di animazione, il cartone animato che state proponendo al vostro bambino ha un contenuto, un messaggio e il libro che gli comprerete, visto che è bello, crescerà con i vostri figli. Per farvi un esempio banale, la Pimpa venne creata come fumetto nell’arco di decenni è diventata libro e cartone animato e ha “svezzato” intere generazioni. Probabilmente i vostri nipoti vedranno ancora la Pimpa tra qualche decennio.
Il libro creato dal cartone animato invece è tutt’altra cosa. Il cartone animato nasce come intrattenimento fine a se stesso, se poi ha successo se ne fanno dei libri che altro non sono che ciò che i vostri figli vedono alla TV. Ha senso comprare esattamente ciò che hanno già visto in TV? A quel punto basta comprare il DVD, non vi servono i libri.
Tanti si lamentano dei libri che costano tanto, poi magari hanno la casa piena di libri inutili. Allora spendere per spendere (e personalmente lo reputo l’investimento più prezioso per i nostri figli), iniziamo a scegliere bene, a guardare i dettagli, a guardare se i libri che stiamo comprando accompagneranno la crescita dei nostri figli oppure se passata la moda del momento i nostri figli li accantoneranno, perché non gli interesseranno più e non li riprenderanno più in mano.
Un bel libro, non ha età, magari verrà tralasciato per un po’ a favore dei nuovi acquisti ma poi ce lo proporranno di nuovo, perché un bel libro fa sognare, ci porta in altre epoche, ci fa immedesimare in un personaggio, ci fa vivere avventure, entrare in altri mondi.
Ci sono libri che commuovono, altri che fanno pensare, altri che fanno fare un sacco di risate, alcuni che faranno rivivere qualche paura, ma tutte queste cose i nostri bambini le proveranno perché saremo state in grado di dargli dei bei libri, che cresceranno con loro e che, anche da grandi, rimarranno nei loro cuori.
Vi lascio con queste riflessioni e vi auguro buoni acquisti e buone letture!