Sono ormai passati due mesi da quando il sindaco Brugnaro ha tolto alcuni libri dalle scuole dell’infanzia, tra poco inizierà il nuovo anno scolastico ma ad oggi non si ha ancora notizia che tutti i libri siano ritornati al loro posto.
Il pentolino è una metafora alla diversità, un modo geniale per far comprendere quanto ciò possa essere pesante, di intralcio, a chi lo porta quotidianamente con sé. Isabelle Carrier, dopo aver descritto le difficoltà e le abilità di Antonino ci fa sperare, con l’arrivo di una persona straordinaria,che tanti altri Antonini possano uscire dal loro guscio, che possano essere aiutati ad una vita migliore, che possano far parte a tutti gli effetti della nostra società senza essere guardati con diffidenza.
Ecco! A Venezia hanno censurato la disabilità ma anche la speranza di un mondo migliore, la speranza che dalla scuola dell’infanzia tante persone straordinarie possano aiutare i tanti Antonini che ogni giorno trovano difficoltà nella nostra società.
Proprio pochissimi giorni fa un disabile sessantenne è stato colpito con un martello, a Bologna, da un ventenne (qui la notizia apparsa su Repubblica), questi sono i ragazzi che stiamo crescendo, questa è l’intolleranza e l’ignoranza con cui molte persone devono fare i conti ogni giorno, a partire dalla scuola. Togliere questi argomenti dalla scuola, fin dalla più tenera età, significa non voler crescere dei ragazzi sani, che sappiano convivere con tutti ma dare il nulla osta ad episodi di questo genere.
Buona lettura a tutti!
1 commento
Ciao 🙂 complimenti per il blog, ricco di spunti interessanti!
Credo che il pentolino di antonino sia di una delicatezza infinita, io lo adoro! ti lascio il link della mia lettura di questo libro preziosissimo:https://www.youtube.com/watch?v=2R3XlbuJnQI
spero ti piaccia! un abbraccio e a presto 🙂 Giulia