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Sei libri per parlare di guerra e pace ai bambini

by FigliModerni
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Ultimamente ho letto di mamme che non sanno come affrontare l’argomento dell’attacco avvenuto a Parigi, essendo un argomento importante ma anche molto forte in questo caso i libri per bambini possono fare da apripista per iniziare a parlare dell’argomento in modo sereno e senza incutere paura nei nostri bambini.


Oggi ve ne presento sei, quelli che abbiamo amato di più, che mi hanno permesso di parlare al Gremlins di guerra già da quando aveva 5 anni.

Il seme del Prugno, scritto da Paola Ancilotto, illustrato da Donatella Besa e pubblicato da Edizioni il punto d’incontro.

Janine vive felice con la mamma, il nonno e il fratellino

a causa della guerra, un giorno ha dovuto lasciare la sua casa ed insieme ad essa il prugno che amava tanto. Il nonno prima di partire raccoglie un seme del prugno e lo porta con sé. 


Si uniscono a tante altre persone e Janine vuole sapere cos’è la guerra “La guerra è come un vento impetuoso che allontana le persone dai loro villaggi e le porta lontano, scoppia all’improvviso, proprio come un temporale, la si vede giungere da lontano” le risponde il nonno. Janine però vuole anche sapere dal nonno se la guerra sarebbe passata “Passa, passa di sicuro”

Janine sta affrontando un lungo viaggio insieme alla sua famiglia ed ha paura quando vede i soldati. Il nonno la rassicurata spiegandole che “con loro bisogna stare fermi perché hanno paura di tutto ciò che è vivo e si muove”. Janine si sorprende molto di questa affermazione “Hanno paura?” – “Ne hanno più di noi.Sono come cipolle con mille bucce di paura intorno al cuore…piangerebbero di gioia nel liberarsene”. 


Janine e la sua famiglia finalmente arrivano in una nuova terra, in una nuova casa, in una terra libera e lì, insieme al nonno, pianta il seme del prugno, proprio come quello che aveva nella sua vecchia casa perché dopo ogni guerra c’è sempre una rinascita. 


Leyla nel mezzo – scritto e illustrato da Sarah Garland e pubblicato da Lo Stampatello

Leyla vive in un paese in guerra, va a scuola, gioca con gli amici ma a volte vede i soldati marciare, sente il rumore degli elicotteri militari.  


Un giorno il papà ricevette una telefonata e dovettero scappare, i suoi genitori la nascosero in auto, furono fermati dai soldati ma alla fine Leyla e la sua famiglia riuscirono ad arrivare al mare, dove una barca li attendeva. 


Erano in tanti sulla barca, ma alla fine riuscirono ad arrivare in un nuovo paese dove nessuno parlava la loro lingua, dove tutto era diverso. Arrivarono nella loro nuova casa, Leyla iniziò ad andare in una nuova scuola dove incontrò una signora, Miryam, che parlava la sua lingua. Miryam l’aiutò nei compiti ma anche a superare la paura che Leyla si portava dietro dalla sua fuga. Anche Miryam era scappata e le raccontò il suo viaggio. 


Leyla e la sua famiglia impararono ad affrontare i cambiamenti che la loro nuova vita richiedeva ma la bambina pensava spesso alla sua nonna che invece era rimasta nella loro vecchia casa. RIuscirà Leyla a rivedere sua nonna? Leyla nel mezzo è stato approvato da Amnesty International.



Akim corre  – scritto e illustrato da Claude K. Dubois e pubblicato da Babalibri

Akim conduce una vita normale e felice, la guerra sembra lontana finché un pomeriggio dei rumori, dei rombi echeggiano nel cielo. 



Deve scappare, correre, insieme a tutti gli altri, vorrebbe tornare a casa ma la sua casa non c’è più Akim si trova solo, in mezzo alla folla, desidera solo ritrovare la sua famiglia. 



Si rifugia in una casa piena di gente, piange, 



vuole sua mamma, la cerca, la chiama, una donna lo abbraccia e lo tiene con sé per tre giorni finché i soldati non vengono a prenderlo insieme ad altri bambini, 



perché ora sono prigionieri. Un giorno l’accampamento dei soldati viene attaccato e Akim inizia a correre, a correre. Akim è un bambino solo, nel suo viaggio incontra altre persone in fuga e si unisce a loro, finché non incontra un camion di aiuti umanitari. 



Akim ritroverà la sua famiglia? “Akim corre” è stato approvato da Amnesty International.



Il nemico – scritto da Davide Calì, illustrato da Serge Bloch e pubblicato da Terre di Mezzo Editore. 

“Il nemico” è un libro che uso molto spesso con mio figlio quando si parla di guerra, perché è un libro immediato, che fa comprendere ai bambini quanto stupida sia la guerra, quanto chi la combatte in realtà combatta una guerra non sua ma decisa da altri e quanto il nemico venga spesso costruito su misura, riempiendoci d’odio da entrambe le parti ma in fondo conosciamo davvero il nostro nemico? 

Due soldati, nemici, sono in trincea l’uno di fronte all’altro, entrambi sanno che lì in quel buco di fronte a loro si nasconde il nemico, così ogni mattina si alzano e sparano l’uno contro l’altro. 



Nessuno dei due esce dal buco, quando un soldato non ce la fa più dalla fame accende il fuoco e anche il nemico lo fa, subito dopo. Entrambi sono soli: la fame e la solitudine li accomuna. La differenza è che “lui è una bestia. Non ha pietà di nessuno. Uccide donne e bambini. Uccide senza una ragione. E’ colpa sua se c’è la guerra. So queste cose perché non sono uno stupido. Le ho lette sul manuale. Sul manuale c’è scritto tutto“. Sì perché quando è scoppiata la guerra tutti i soldati oltre ad un fucile hanno ricevuto un manuale, dove si parlava del nemico. 



I giorni e le notti passano, il soldato continua a pensare al suo nemico e guardando le stelle si chiede se ha ancora senso la guerra che sta combattendo ma non è lui che deve smettere per primo, perché se no il nemico lo ucciderà. Passano i giorni, i mesi e alla fine il soldato si decide ad uscire, entra nel buco del nemico e trova delle fotografie. 



Fotografie di una famiglia, della famiglia del nemico. Come può uccidere donne e bambini se ha una famiglia? Il nemico nel frattempo è nel suo buco. Entrambi si chiedono se davvero devono continuare questa guerra e alla fine decidono di mandare un messaggio all’altro, chiuso in una bottiglia di plastica, un messaggio di pace. 






Malala una ragazza coraggiosa del Pakistan-Iqbal un ragazzo coraggiosodel Pakistan, scritto e illustrato da Janette Winter, tradotto da Marinella Barigazzi e pubblicato da Nord-Sud Edizioni.

Quando si parla di pace non si può dimenticare Malala, premio Nobel per la pace,  ma anche Iqbal che non ha avuto la stessa fortuna. Il messaggio di pace da trasmettere ai nostri bambini passa anche tramite gli eroi veri, quelli che ogni giorno combattono contro la guerra a favore della pace. Eroi in cui si riconoscono, per il coraggio, per il senso di giustizia che tutti i bambini hanno. Ed ecco allora due storie che raccontano di bambini nati entrambi in Pakistan, del coraggio di Malala per aver disobbedito ai talebani, per aver combattuto affinché tutte le bambine potessero andare a scuola, cosa vietata nel suo paese. Malala di cui i soldati avevano paura, tanto da cercare di reprimere il suo coraggio, tanto da spararle. Malala che riesce a salvarsi e che continua a trasmettere il suo messaggio di pace in tutto il mondo. 





Che dire invece di Iqbal Masih, bambino pakistano, che viene ceduto ad un fabbricante di tappeti a soli quattro anni, schiavizzato per tessere tappeti, per venti centesimi al giorno, per saldare il debito della sua famiglia. Un bambino che a dieci anni viene liberato dal Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato e viene ucciso con un colpo di pistola a soli dodici anni mentre è in bicicletta. 


Due bambini, due vite, due eroi.





“Il piccolo libro della pace” di Geronimo Stilton – Edizioni Piemme Junior nella collana “Il battello a vapore”

Anche uno dei personaggi più amato dai bambini si è occupato di pace, con un piccolo libro che parla di amore, di pace, tra canzoni e giochi Geronimo Stilton chiede un mondo a forma di cuore, dove i bambini di tutto il mondo possano essere amici superando il colore della pelle, le religioni e creare un mondo in cui tutti possano vivere in pace.




Sei libri di cui c’è bisogno per parlare di guerra, di che cos’è, del fatto che non bisogna mai aver paura, di quanto è stupida la guerra, non c’è nessuna guerra in cui esistano vincitori e vinti ma solo vinti, perché per la pace bisogna combattere sempre, tutti insieme, per un mondo migliore ma sopratutto perché non esistano più manuali in cui ci possano descrivere un nemico, che forse nemico non è. 

Se siete interessati all’acquisto di questi libri, potete cliccare sui link che seguono:

Il seme del prugno
Leyla nel mezzo
Akim corre
Il nemico
Malala una ragazza coraggiosa del Pakistan-Iqbal un ragazzo coraggiosodel Pakistan 
Il piccolo libro della pace



Buona lettura a tutti!












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