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Cari insegnanti, leggere non è un compito

by FigliModerni
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Oggi è stato l’ultimo giorno di scuola del Gremlins, abbiamo delle brave maestre che per fortuna non lo riempiono di compiti: due pagine di italiano e due di matematica perciò nulla di stravolgente, nessuna valanga di compiti, nessuno stress, il bambino può anche riposarsi e stare un po’ in famiglia senza dover pensare ogni giorno alla scuola.
Mentre stavamo guardando i compiti che doveva fare ecco che sul quaderno sotto la voce “COMPITI”  al punto 2 si legge: leggere tante volte.
Durante la mia lettura, ad altra voce, dei vari punti interviene il Gremlins “ma mamma leggere non è un compito”. 
E’ vero per un bambino che ama leggere, immerso fin dalla nascita dai libri, non è un compito leggere ma questa frase mi ha fatto pensare molto, più in generale, a tutti quei bambini che sentono il dovere di leggere, perché devono leggere. Che magari non hanno la casa piena di libri, che i primi libri li vedono a scuola e a cui si dovrebbe infondere la passione per la lettura. 
Allora sì ha proprio ragione il seienne: leggere non è un compito, leggere è divertirsi, leggere è sognare, leggere è emozionarsi, leggere è vivere un’indagine, leggere è vivere un’avventura, leggere è entrare in un mondo di fantasia, leggere è appassionarsi, leggere è rilassarsi ma leggere non è un compito.

Cari insegnanti, vi prego la prossima volta che assegnate una lettura nel week end o durante le vacanze potete scrivere “Divertiti e riposati leggendo?” oppure “Bambini/ragazzi leggete ciò che volete, divertitevi leggendo e poi quando ci ritroveremo mi racconterete ciò che avete letto”.

Una frase semplice, in cui si toglie il “dovere” di leggere perché leggere deve essere una passione, una cosa piacevole, non un compito, non una cosa legata strettamente alla scuola. 

Quando i bambini imparano a leggere, hanno fame di parole, di frasi, di libri, ne hanno bisogno proprio come hanno bisogno di cibo e acqua non togliamogli la gioia, la curiosità con una parola come “compiti”. 
Ora hai il compito di leggere, domani avrai la scheda del libro o il riassunto per la comprensione del testo…che pizza! Io comprendo il testo anche se non lo riassumo ma ti racconto ciò che mi è piaciuto di più, quello che non mi è piaciuto affatto, quello che mi è rimasto dentro e ricorderò tutta la vita. Sì, caro/a insegnante la comprensione del testo te la dimostro raccontandotelo con parole mie, invogliando i miei compagni a leggere lo stesso libro che ho letto io.
Non facciamoli arrivare in terza o in quarta elementare con il disamore per la lettura, aiutiamoli a coltivarla, ad appassionarsi, trasformiamo il dovere in piacere perché se infondiamo la passione nella lettura i libri li accompagneranno per tutta la loro esistenza.
La lettura è l’incontro più affascinante che un essere umano possa fare!

Buon inizio vacanze ad insegnanti e ad alunni!
 


 

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