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Mamma, il mio amico non viene alla festa perchè hanno tutti la faccia nera

by FigliModerni
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Oggi era un bella giornata, nulla era andato storto, tutto era filato liscio poi il Gremlins è tornato a casa da scuola con un invito per una festa di compleanno e ho dovuto fare i conti con il mondo, quel mondo che non mi piace e che nel tipo di educazione che do ogni giorno a mio figlio cerco di combattere, nel mio piccolo, da mamma.

Il Gremlins, dicevo, è tornato a casa con un invito per una festa. 

“Mamma ma il mio amico non viene alla festa perché ha detto che ci sono tutti bambini con la faccia nera”

– E? –

“Ci sono tutti bambini con la faccia nera?”

– Per te è un problema? –

“No però se l’unico con la faccia rosa sono io?”

– Cambia qualcosa? E’ una festa di bambini o di adulti?-

“Di bambini, mamma!”

– Perciò bianchi, rossi, neri, gialli, verdi o multicolor siete tutti bambini e giocherete-

“Ma se poi io vado alla festa e il mio amico non è più mio amico perché ci sono andato?”

– Se è tuo amico e ti vuole bene rimarrà tuo amico lo stesso, altrimenti non era tuo amico nemmeno prima.  Cosa vuoi fare? Ci andiamo alla festa? –

“Sì ci andiamo ma dobbiamo cercare il regalo”

-Certo! Da domani inizieremo a pensarci e a cercarlo-

Devo ammettere che, da madre, questo discorso mi ha rovinato la giornata, mio figlio gioca tutti i giorni con tutti e non si è mai fatto problemi di alcun genere. Non si è mai posto alcuna domanda in merito e che si ponga il problema per le idee di altre famiglie devo ammettere che mi irrita un po’, un po’ tanto.
Ho la fortuna di avere un figlio che mi racconta tutto e questo rapporto fa in modo che lui non si tenga nulla dentro di sé e che possa confrontarsi con me su qualsiasi argomento.
Dall’altra parte però, di contro, non avevo fatto i conti con il mondo, quel mondo in cui ogni giorno il Gremlins vive, quel mondo fatto di pregiudizi, paure, ignoranza e forse ho sbagliato a non prepararlo a tutto questo, forse non gli ho dato gli strumenti giusti per potersi “difendere” da solo dall’ignoranza che ci circonda e da oggi mi sono ripromessa di donargli questi strumenti. 
Mi chiedo anche come bambini di prima elementare possano fare questi discorsi ma forse a casa loro sentono i genitori che non si fanno molti problemi a giudicare, forse il loro papà e la loro mamma non stanno attenti a ciò che dicono, forse non danno molta importanza alle parole, forse…di certo c’è che noi alla festa andremo!
Mio figlio andrà a quella festa, quel giorno crescerà un po’ di più, si accorgerà che i pregiudizi del suo amico erano infondati e se dovrà perdere un amico pazienza se ne farà altri. 
I pregiudizi nella nostra famiglia non ci sono mai stati e non entreranno mai, nemmeno per quel mondo che ci metterà alla prova, perché mio figlio deve essere libero, libero da pregiudizi, libero di scegliere, libero perché un domani possa essere un uomo migliore, migliore di tutti quei papà che ai loro bambini non parlano di persone ma di persone “con la faccia nera”. 

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