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Su Heroine’s Journey, di Peter de Kuster, vi parlo un po’ di me!

by FigliModerni
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Qualche settimana fa sono stata contattata da Peter de Kuster per rispondere ad alcune domande. Peter è l’ideatore di “Heroine’s Journey”, un sito che raccoglie le storie di donne provenienti da ogni parte del mondo. Tutte le storie raccolte da Peter hanno in comune la passione ed è stata proprio per questo filo conduttore che ho scelto di mettermi un po’ a nudo rispondendo alle sue domande. Ho sempre vissuto di passioni, credo che la passione sia stata la benzina che ha alimentato tutte le mie scelte finora perciò, incuriosita, ho accettato di rimettermi in gioco rispondendo a Peter. 


E’ stato davvero difficile per me rispondere a domande così introspettive, perché parlare di me, raccontarmi, è una cosa che faccio molto raramente sia nella vita reale che in quella virtuale.


Non so chi mi abbia segnalata a Peter ma lo ringrazio davvero di cuore. 






Di seguito la versione italiana dell’intervista


Qual è la cosa migliore del mio lavoro? Amo molto sia i libri che i bambini ma quello che mi riempie di più il cuore è vedere un bambino sognare, stupirsi, appassionarsi ad un libro che gli ho letto.


Qual è la mia idea di vera felicità? La libertà di essere me stessa e di essere accettata per come sono.


Qual è la mia grande paura? La mia più grande paura è la malattia, sono terrorizzata dal fatto che una malattia importante possa colpire me o chi amo. Dopo tutto, se siamo sani, abbiamo davvero tutto.


Qual è il tratto che più disapprovo in me stessa?
Forse chiedo troppo a me stessa. Dovrei imparare a rallentare un po ‘di più.


Quali persone ammiro nella mia professione?
Le persone che ammiro di più sono i librai che, ogni giorno, con il loro lavoro cercano di appassionare le persone ai libri! Amo il fatto che creino ogni tipo di iniziativa per promuovere la lettura.


Qual è la mia più grande stravaganza?
Beh forse la mia più grande stravaganza è avere a casa più di 1500 libri per bambini! Vivo praticamente sommersa dai libri. Ho pile di libri in ogni stanza e naturalmente non smetto mai di comprarli.


In che occasione avrei mentito?
Per evitare di danneggiare qualcuno


Qual è la cosa che mi piace meno in ciò che faccio?
Quando ho a che fare con genitori che non credono nell’importanza della lettura. Dovremmo acquistare libri così come compriamo cibo, vestiti e giocattoli. I libri sono il cibo per le menti dei nostri figli. In Italia ci sono ancora troppi genitori che pensano che comprare libri sia uno spreco di denaro e ciò è vergognoso!


Quando e dove ero più felice, nel mio lavoro?
Domanda difficile! Sicuramente quando vedo i bambini felici di leggere, specialmente quelli che hanno difficoltà di lettura. Ma sono felice  anche quando i bambini raccontano ad altri bambini un libro che abbiamo letto insieme o quando uno di loro mi abbraccia o fa un 
disegno per me. Per ultima cosa,  ma non per importanza, sono felicissima se riesco a trasmettere la mia passione ai bambini.


Se potessi, cosa cambierei di me?
Mi piacerebbe avere più fiducia in me stessa e sbarazzarmi della maschera che a volte metto con gli altri, come forma di autodifesa.


Qual è il mio più grande successo nel lavoro?
Quest’anno a Cornaredo ho aperto una zona di bookcrossing, Librotropoliss,  dedicata solo ai bambini con la collaborazione della biblioteca comunale e dell’associazione Auser di Cornaredo. Ho avuto anche un grande sostegno da parte di molti genitori incuriositi dalla novità.  Sono consapevole della difficoltà di questo progetto, ma ho scelto di creare Librotropoliss in una zona poco attiva, in cui non c’è molto da fare per i bambini, perché credo fermamente nella creazione di una comunità attraverso i libri.


Dove preferirei vivere?
Sono nata e cresciuta a Milano dove ho vissuto per 25 anni, poi mi sono trasferita a Trecate (NO) e 10 anni fa sono venuta a Cornaredo. Non ho un posto preferito in cui vivere, mi sento una cittadina del mondo.  Posso adattarmi ovunque, anche se ovviamente Milano è sempre nel mio cuore. Quando sono a Milano mi sento a casa!


Qual è la cosa più preziosa che possiedo?
Una forte immaginazione.


Qual è la mia caratteristica più marcata?
Sono una persona caparbia, non mi arrendo facilmente e non perdo mai la speranza, non sono una persona che si demoralizza. Pur rimanendo sempre con i piedi per terra riesco sempre a vedere il lato positivo delle cose.


Qual è il luogo in cui prendo ispirazione, nella mia città?
Può sembrare banale ma è casa mia, circondata da tutti i miei libri per bambini.


Qual è il mio posto preferito per mangiare e bere, nella mia città?
Il Roadhouse di Cornaredo. È sicuramente il luogo dove mi rifugio più spesso. Mi piace mangiare carne e trovo che il cibo al Roadhouse sia fantastico.


Quali libri hanno influenzato la mia vita e come?
Ce ne sono stati molti. Il primo  “I quattro libri di lettura” di Tolstoj, è quello che mi ha fatto innamorare dei libri quando avevo 7 anni. La mia maestra, in seconda elementare,me lo diede come lettura per le vacanze. Devo ringraziare sia lei che Tolstoj per la mia passione! Penso anche a Piccole Donne, Cime Tempestose, Via col vento e tanti altri. Credo che ogni periodo importante della mia vita sia riconducibile ad un libro, che da allora è stato parte integrante della mia vita.


Chi sono i miei scrittori preferiti?
Lev Tolstoj, Emily Bronte, Louisa May Alcott, Margaret Mitchell, Wulf Dorn, Jo Nesbo, Roald Dahl, Roddy Doyle solo per citarne alcuni. Annalisa Strada, Fabrizio Silei, Anna Vivarelli, Lorenza Farina, Stefano Bordiglioni, Davide Calì, Valentina Mai, Isabella Paglia, Mirco Maselli, Marinella Barigazzi, solo per citarne alcuni italiani ma in realtà sono molti di più. Ogni autore mi porta in un mondo meraviglioso, ogni libro mi regala un pezzo del suo mondo, quindi è veramente impossibile per me sceglierne solo uno.


Muoio solo una volta. Quale musica ascolterei nel mio ultimo giorno?
“Vivo per lei” di Andrea Boccelli. È una canzone che amo molto. Boccelli la dedica alla musica ma in realtà potrebbe essere dedicata ad ogni grande passione e io vivo di passione.


Chi è il mio eroe o eroina nella finzione?
Ne ho tanti! L’ultimo, in ordine cronologico,  è Will Trent, un personaggio nato dalla penna di Karin Slaughter. È un poliziotto dislessico, abbandonato da piccolo, vittima di maltrattamenti, un uomo che, malgrado il suo  difficile passato, lavora  per ristabilire la giustizia.


Chi sono i miei eroi e eroine nella vita reale?
Penso che gli eroi siano tutti quegli editori, autori e illustratori che lavorano su temi difficili, come ad esempio libri che a volte vengono censurati o che si occupano di temi complessi e delicati come la Shoah, le guerre, la diversità, il razzismo o l’immigrazione. Ecco! Per me loro sono i veri eroi, le persone che con il loro lavoro abbattono i muri! 


Quale film raccomando di vedere una volta nella vita?
“Profumo di una donna” con Al Pacino. Un film indimenticabile.


Quale ruolo gioca l’arte nella mia vita e nel mio lavoro?
Mio padre è da sempre appassionato di arte, perciò l’arte ha sempre fatto parte della mia vita. Nei libri per bambini trovo l’arte nelle illustrazioni di molti illustratori italiani, davvero eccezionali. Cerco di scegliere sempre libri con bellissime illustrazioni in modo che i bambini possano abituarsi alla bellezza fin dalla più giovane età.


Chi è il mio più grande fan?
Mio marito e mio figlio.


Con chi vorrei lavorare nel 2017?
Con qualcuno che mi sia complementare e che sia spronato dalla mia stessa passione.


Quali persone nella mia professione mi piacerebbe incontrare nel 2017?
Tutti gli editori, autori e illustratori che ancora non conosco.


A quale progetto, nel 2017, non vedo l’ora di lavorare?
Vorrei aumentare il numero dei bambini che frequentano Librotropoliss, attualmente 10-12 bambini. Entro la fine del 2017 vorrei raddoppiare questo numero e riuscire a creare una comunità sempre più grande.


Dove puoi vedere me o il mio lavoro nel 2017?
Ogni martedì, di persona, a Librotropoliss in via Cascina Croce 226 a Cornaredo. 
Oppure attraverso la pagina Facebook di Librotropoliss 
https://www.facebook.com/Librotropoliss


Il mio blog www.figlimoderni.it


O tramite i social networks
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Cosa significano le parole “Passione mai in pensione” per me?
Credo che dobbiamo sempre alimentare la nostra passione, amare sempre quello che facciamo, sviluppare sempre più progetti e continuare a trasmettere la nostra passione agli altri. La passione non è statica, è qualcosa da alimentare ogni giorno.


Quali eroine dovrebbe invitare Peter, a raccontare la loro storia?


Potrebbe contattare
Caterina Arcaro, editore
Paola Pappacena, illustratrice
Amani Yousef, illustratrice
Alice della Pupa, libraia
Sara Savoldelli, libraia


Come mi puoi contattare?
www.figlimoderni.it
Ilpuffo2009@gmail.com


Ora, forse, mi conoscete un po’ di più!


Se volete sapere chi è Peter potete leggere la sua storia qui, non dimenticate di leggere tutte le interessanti storie che ha pubblicato sul Heroine’s Journay.


Buona lettura a tutti e un grazie di cuore a Peter per l’opportunità che mi ha dato…thanks Peter! 













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