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Teresa Barbaro: genitori che leggono

by FigliModerni
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Leggere ai propri figli è un momento di condivisione, una coccola, un momento importante nel rapporto genitore-figli ecco perché ho deciso di dare spazio ad ogni genitore, mamme o papà, che voglia raccontarci la propria esperienza. Per la nuova rubrica “Genitori che leggono” oggi vi presento Teresa Barbaro, mamma lettrice.
Come e dove nasce il tuo amore per i libri? 
Il mio amore per i libri risale a quando ho imparato a leggere e quindi nasce a scuola, ho iniziato e non ho più smesso. Non va molto più indietro nel tempo: in famiglia c’era il rispetto per i libri e per la scuola come istituzione, ma non la proposta di libri, a livello domestico e continua come quella che io attuo oggi da genitore. 
Quali erano i tuoi libri preferiti da bambina e da ragazza? 
Da bambina leggevo soprattutto i libri della biblioteca scolastica. Ricordo che mi appassiono’
” Momo”, letto in cucina pescando un biscotto dopo l’altro.
Da ragazza leggevo vari libri contemporaneamente, abitudine che ho abbandonato nel tempo. Se mi piaceva particolarmente un autore, partivo in quarta per leggere tutta la sua produzione letteraria, ad esempio Agatha Christie, Stephen King, Patricia Cornwell, quindi ho amato i gialli, i romanzi particolari che sfociavano in storie inimmaginabili, ma che partivano da situazioni reali. 

C’è un libro che ha segnato positivamente il tuo rapporto con la lettura? 
Non c’è un libro che ha segnato positivamente il mio rapporto con la lettura nel senso che è stato positivo fin da quando è iniziato. Sono convinta che non ci sarà nessun libro che lo possa sminuire in quanto l’amore per la lettura è inteso da me in senso lato e va al di là di ciò che possa incontrare sulla mia strada di lettrice.

Qual è il ricordo più bello della tua vita da lettrice? 
Se penso al ricordo più bello della mia vita da lettrice, mi viene in mente non tanto un libro in particolare, ma l’immagine di me seduta sui gradini di casa a leggere.
Con la schiena contro il muro, le gambe allungate, potevo stare ore a leggere; mano a mano che l’ ombra si accorciava per lasciare il posto al sole, cambiavo gradino.
Un’altra immagine di me stessa lettrice che mi piace rivedere con gli occhi della mente, è quando esco dalla biblioteca o da una libreria con i libri stretti con affetto tra le braccia. 

Quanti figli hai? 
Ho una figlia. 
Qual è la sua età? 
La mia bambina ha sette anni, frequenta la seconda elementare o secondo anno della Scuola Primaria, come dir si voglia. 
Quando hai iniziato a leggere per lei? 
Ho iniziato a leggere per Matilde da quando iniziava a sostenersi con la schiena. Dopo la nanna del pomeriggio, la mettevo sul tappeto circondata da libri e leggevo, sfogliavo, indicavo le immagini. Il libro in sé come oggetto, l’ho mostrato anche prima, in modo meno strutturato, ma come esplorazione e conoscenza. 
Come scegli i libri da leggerle? 
Scelgo i libri da leggerle in base alle mie conoscenze e competenze, quindi testi che fanno parte della letteratura o che hanno fondamenti educativi validi. Inoltre mi accosto anche alle novità editoriali accattivanti nel formato, nelle illustrazioni. Non sottovaluto il trait d’union con l’età di mia figlia perché trovare libri che può comprendere penso rappresenti un buon collante per rimanere attaccata alla lettura. 

 A che età li hai portati la prima volta in biblioteca o in libreria? 
Qual è secondo te l’età giusta per iniziare a frequentare biblioteche e librerie? 
Ho portato Matilde in biblioteca quando non aveva ancora un anno. Con rammarico ho scoperto che non era più in uso la tessera dei prestiti classica (mi sarebbe piaciuto che anche lei l’avesse), ma era valida la tessera sanitaria.

In libreria, invece, è venuta con me anche prima. Aveva pochi mesi, abitavo temporaneamente in una grande città in cui non conoscevo nessuno. Un buon diversivo era una bella e grande libreria quasi sotto casa, così ci ho passato molto tempo con la bimba in carrozzina. Diciamo che ha respirato carta stampata da quando è venuta al mondo.

Secondo me, prima inizi a far frequentare biblioteche e librerie ai figli, meglio è. Non metto limiti al ribasso, il “mondo libresco”, ben guidato ovviamente, può solo fare bene ad un essere in crescita. 

Ha già iniziato a scegliere ciò che vuole leggere? Nel caso siano troppo piccoli per scegliere in modo autonomo, qual è l’età più corretta perché inizino a scegliere da soli? 
Scegliere da soli, proprio da soli… Non vorrei sembrare bacchettona, ma forse dopo la scuola media. Non vorrei neanche apparire troppo severa; intendo dire che secondo me deve sempre esserci l’occhio supervisore dell’adulto nei confronti dei libri che un bambino o ragazzino sceglie per vari motivi che possono essere contenuti non adatti all’età o terminologia inadeguata. 
Perché reputi importante leggere libri a tua figlia? 
Reputo importante leggere libri alla mia bambina soprattutto per il legame magico che si crea durante la lettura. La vicinanza fisica, le coccole, l’intonazione della voce aumentano l’intimità tra madre e figlia. Inoltre si alimenta l’arricchimento lessicale e la conoscenza delle forme che può assumere la lingua scritta. 

Cinque libri per bambini di cui ti sei innamorata.
Cinque libri per bambini di cui mi sono innamorata (naturalmente appena finirò di scrivere me ne verranno in mente altri!): “Il grande albero”,”Che differenza c’è tra un libro e un bambino?”,”Storia della gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, “ Il gufo che aveva paura del buio”, “L’orso Paddington”. 
Cinque libri per bambini di cui si è innamorata tua figlia.
Cinque libri per bambini di cui si è innamorata mia figlia: ” Il signor Carota”, ” La notte santa”, ”E.T. e Gertie”, “Il flauto magico”, “Cosa mangi, Elvio?”. 

Il libro che ti è piaciuto meno e quello che è piaciuto meno a tua figlia. 
Il libro che mi è piaciuto meno: ricordo che da bambina non mi era piaciuto (forse non l’avevo neanche terminato) “L’isola del tesoro”.

Il libro che è piaciuto meno a mia figlia: “È difficile dirlo” continua a rispondermi Matilde. 

Secondo te esistono libri brutti o è solo una questione di gusti? 
Ho trovato pochi libri brutti (non ricordo neanche i titoli); forse è proprio questione di gusti perché i libri per bambini sono, in generale, curati per forma e contenuti. 
Un genitore ti chiede consigli su come far appassionare il proprio figlio alla lettura. Cosa gli diresti? 
Ad un genitore che chiede consigli su come far appassionare il proprio figlio alla lettura, direi di interessarsi lui per primo (se già non lo è) ai libri, farli circolare e lasciarli in giro per casa. Aggiungerei di regalarli, trattarli con cura, portarli con sé e per il bambino se si va in un posto e si deve aspettare, insomma far vedere il libro anche come alleato per trascorrere del tempo piacevolmente.

Grazie a Teresa Barbaro per aver partecipato con la sua esperienza di mamma lettrice a “Genitori che leggono”.

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