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Il bilinguismo in età infantile

by FigliModerni
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Quanto è importante, quindi, essere bilingue (cioè parlare due lingue) o multilingue? La risposta è molto semplice. Siamo, ormai, nell’era della comunicazione di massa, senza confini e multiculturale e parlare una sola lingua è un chiaro limite. In un’epoca come quella attuale, infatti, limitarsi alla conoscenza di una sola lingua è ormai obsoleto.
La società è in continuo cambiamento e molti genitori, pensando al futuro dei propri figli, intraprendono la strada del bilinguismo. Il bilinguismo rappresenta per i bambini una grande ricchezza culturale: un bambino bilingue, infatti, è in grado di confrontarsi con due lingue e due culture diverse. Il bilinguismo, la capacità quindi di padroneggiare due lingue allo stesso modo, è un investimento sul futuro dei propri figli, che avranno maggiori possibilità ed opportunità nel mondo del lavoro.
Il bilinguismo consente ai bambini di acquisire un livello di competenza in entrambe le lingue pari a quello raggiunto da un bambino monolingue, che parla cioè esclusivamente la propria lingua madre. Per raggiungere tale scopo, però, è molto importante che l’apprendimento delle due lingue avvenga già dalla prima infanzia, per far sì che diventi un processo naturale e privo di sforzo. 


I vantaggi del bilinguismo 
I bambini, a differenza degli adulti, sono in grado di assorbire ed apprendere senza sforzo due diversi registri linguistici, senza che questi entrino in concorrenza fra loro: non è importante, infatti, che imparino prima una lingua e poi l’altra, ma è importante che vi si approccino contemporaneamente già dai primi anni di vita. Lo sviluppo in contemporanea di due canali linguistici garantisce ai bambini maggiore flessibilità.
Occorre adeguarsi ai tempi: la società di oggi è una società multietnica e multiculturale e la conoscenza di una sola lingua, la propria lingua madre, non è più sufficiente. Il bilinguismo consente al bambino di essere aperto alle nuove culture e di avere una predisposizione maggiore, quindi, alla conoscenza e al confronto. I bambini bilingue, inoltre, avranno maggiori possibilità in futuro di avere maggiori sbocchi lavorativi.
Riassumendo, quindi, riuscire a padroneggiare almeno una seconda lingua consente ai bambini non solo di intrattenere rapporti interculturali, ma anche di trovare lavoro più facilmente o di poter viaggiare e comunicare con maggiore facilità rispetto ad un bambino monolingue. 
Come stimolare il bilinguismo nei bambini
L’apprendimento di una seconda lingua deve avvenire in modo del tutto spontaneo per un bambino: per questo motivo il bilinguismo va stimolato fin dai primi anni di vita, perché prima si metterà il bambino in contatto con entrambe le lingue, prima imparerà a sentirle ed utilizzarle entrambe come proprie.
Il programma ministeriale delle scuole italiane, purtroppo, non è strutturato per uno studio approfondito della lingua straniera: il programma formativo italiano, infatti, prevede soltanto tre o quattro ore settimanali dedicate allo studio della seconda lingua, che non sono sufficienti per riuscire a rendere uno studente bilingue.
Per stimolare nei bambini l’apprendimento naturale di una seconda lingua ed agevolare il loro bilinguismo, esistono le scuole bilingue, nate proprio sulla spinta di questa sempre più crescente esigenza. Una scuola bilingue, a differenza della scuola internazionale per esempio, non prevede alcuno sradicamento della cultura italiana, bensì sviluppa il proprio piano curriculare in due lingue parallelamente, generalmente italiano ed inglese. In questo modo i bambini, studiando le materie scolastiche in entrambe le lingue, saranno in grado di padroneggiarle allo stesso modo e di poterne fare un utilizzo simultaneo.
Naturalmente, come detto precedentemente, per favorire il bilinguismo è importante che il bambino vi si approcci fin dai primi anni di vita: per questo motivo una soluzione efficace potrebbe essere quella di iscrivere i propri figli ad una scuola materna bilingue e proseguire, poi, con la scuola primaria bilingue e la scuola secondaria. Esistono diversi istituti in tutta Italia e Liberi d’insegnare ne ha selezionati alcuni suddivisi per città.

Post in collaborazione con Liberi d’insegnare
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